Alla vigilia della tanto attesa finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, in programma domani, mercoledì 14 maggio, allo Stadio Olimpico di Roma alle 21, le due squadre sono state ricevute oggi al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un momento solenne e simbolico che sottolinea il valore sportivo e sociale dell’evento.
Il Capo dello Stato ha accolto con entusiasmo giocatori, allenatori e dirigenti delle due finaliste, sottolineando il significato della partita. «Per me è un vero piacere accogliervi. Domani sarà certamente uno spettacolo di sport di grande livello e sarete protagonisti».
Rivolgendosi in particolare agli allenatori, Mattarella ha ricordato con affetto la storia gloriosa delle due squadre. Al tecnico del Bologna ha citato il celebre appellativo “lo squadrone che fa tremare il mondo”, risalente a quasi 90 anni fa, riconoscendo però anche la solidità del Milan, protagonista di decenni di successi in Italia e in Europa: «Difficile che il Milan possa tremare, con tutti gli scudetti e le Coppe dei Campioni vinte».
Con tono scherzoso ma rammaricato, il presidente ha confessato che non potrà seguire la finale, nemmeno in tv, poiché sarà in viaggio verso Coimbra, in Portogallo. «È un motivo drammatico per me», ha aggiunto, «perché sono certo sarà un incontro di grande livello, in cui emergerà il vero senso del calcio come comunità».
Mattarella ha anche voluto ringraziare l’arbitro e i suoi assistenti per il delicato compito che li attende, auspicando che la partita non si concluda ai rigori, “modo casuale” ma pur sempre emozionante per decretare un vincitore.
Infine, un messaggio rivolto direttamente ai calciatori. «Siete un riferimento per tanti giovani. Il vostro comportamento è esemplare e rappresenta un valore che portate sulle vostre spalle, insieme al talento da campioni. Auguri a tutti».