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Via libera del Consiglio dei ministri agli aiuti per l’Ucraina: proroga al 31 dicembre 2026

L’ultimo Consiglio dei ministri del 2025, vede il governo Meloni dare un rapido via libera al testo del decreto che proroga per il 2026 gli aiuti all’Ucraina, compresi quelli militari, principale nodo da sciogliere per il centrodestra. «È prorogata, fino al 31 dicembre 2026, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari», prevede il testo, dove resta presente l’aggettivo ‘militari’, in giornata scomparso e poi riapparso nel titolo del provvedimento (non c’era in bozza, ma poi rispunta nel testo della convocazione ufficiale della riunione dell’esecutivo).

Un via libera che lascia la Lega soddisfatta, visto il seguito del testo del decreto dove viene specificato che «la priorità» degli aiuti a Kiev viene ora data a «quelli logistici, sanitari, ad uso civile e di protezione dagli attacchi aerei, missilistici, con droni e cibernetici». Un testo su cui non sembra siano state poche le limature in maggioranza, per arrivare a una condivisione senza polemiche, con lo stop and go finale sull’aggettivo ‘militari’. La Lega di Matteo Salvini, assente dal Cdm per «motivi personali», non aveva nascosto nelle ultime settimane di voler puntare a un decreto che potesse mettere in secondo piano il carattere prettamente militare degli aiuti a Zelensky.

Rivendicando, come fanno sapere a fine Cdm fonti di Via Bellerio, che «i suggerimenti della Lega sono stati recepiti e si è data priorità agli strumenti difensivi, logistici e sanitari per aiutare la popolazione civile Ucraina, piuttosto che ad altro».

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