«Se oggi abbiamo la libertà anche di dire le stupidaggini che ha detto la presidente del Consiglio in Parlamento è grazie al fatto che hanno vinto quelli che a Ventotene venivano confinati e non i fascisti che li tenevano al confino». Ad affermarlo in occasione del pellegrinaggio a Ventotene è il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, che evidenzia: «Noi siamo qui per un atto d’amore nei confronti di quest’isola, una reazione spontanea che c’è stata. E merita il sostegno di tutti coloro che oggi potevano essere qui».
Il nome di Altiero Spinelli, aggiunge Provenzano, campeggia su tutte le istituzioni europee ed è qualcosa di cui chi rappresenta l’Italia dovrebbe essere orgoglioso, dovrebbe tutelare, non cercare di ridere o di oltraggiare. Quella libertà anche di dire stupidaggini in Parlamento noi ce l’abbiamo perché hanno vinto a Ventotene giovani come Spinelli, Colorni, Sandro Pertini, i confinati dal fascismo e non i fascisti che li tenevano rinchiusi in quest’isola».
Sul tema è intervenuta anche Laura Boldrini, deputata del Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, che in una nota scrive: «Oggi con il cuore a Ventotene dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, con il contributo di Eugenio Colorni, scrissero il manifesto che tutta Europa considera pilastro dell’Unione europea» ed è importante «celebrare queste figure, renderle note ai giovani e tutelarne la memoria», spiega Boldrini, «specialmente in questo momento in cui chi riveste ruoli istituzionali come la presidente del consiglio Giorgia Meloni tenta di alterare il senso del loro pensiero e di riscrivere la storia».