Ventotene, il Manifesto, Altieri Spinelli con Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. Il dibattito politico torna ad animarsi dopo l’attacco al documento da parte della premier Giorgia Meloni alla Camera. Oggi il Pd del Lazio con Nicola Zingaretti e Peppe Provenzano, insieme a delegazioni di Iv, Più Europa e Avs, hanno manifestato a Ventotene in difesa dei valori europei portando una corona sulla tomba di Spinelli.
«Difendere la storia per scrivere insieme il futuro dell’Europa unita e libera che i nazionalisti vogliono distruggere», ha scritto sui social il dem Andrea Casu postando una foto dell’omaggio a Spinelli sull’isola. Un’iniziativa, aggiunge Riccardo Magi, «per celebrare il manifesto e l’idea di tre giovani italiani ed europei rinchiusi al confino dal fascismo. L’Europa era rivoluzionaria allora ed e rivoluzionaria oggi. Ed ecco perché, allora come oggi, i nazionalisti temono l’Europa, il manifesto e i suoi autori. Ed è per questo che l’attaccano».
Intanto scoppia anche una polemica per un post del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che mostra la foto di una giovane donna seminuda e scrive: «Ventottenne. Il nostro Manifesto ha qualcosa in più». Una «vera porcheria maschilista», denuncia Elisabetta Piccolotti di Avs. E il Manifesto è anche al centro di un botta e risposta tra Romano Prodi e una giornalista di Quarta Repubblica che oggi, a margine di un’iniziativa, ha chiesto al professore se condividesse gli estratti del documento letti da Meloni in aula, quelli sulla proprietà privata. «Ma che cavolo di domanda è?», ha esclamato l’ex premier ricordando che il Manifesto risale al 1941 ed è stato scritto da chi era stato imprigionato dal fascismo. Mentre da destra continuano gli attacchi e i distinguo tra le figure di Spinelli e Alcide De Gasperi.
«Ognuno può fare ciò che vuole, da parte dell’opposizione è legittimo manifestare. La mia Europa è quella di Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer», ha detto il ministro Antonio Tajani, al quale ha risposto il dem Dario Parrini: «È storicamente infondato il tentativo compiuto oggi dal vicepremier Antonio Tajani di contrapporre la visione europea di Alcide De Gasperi e quella di Altiero Spinelli».