SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Vaticano, il Papa: «Per una società più giusta investire su famiglia fondata tra uomo e donna»

Domenica 18 maggio segnerà ufficialmente l’inizio del pontificato di papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, con una solenne messa in Vaticano alla presenza di leader mondiali e delegazioni internazionali. In vista di questo evento, si valuta un possibile incontro tra il Pontefice e il vicepresidente americano JD Vance, atteso a Roma come rappresentante…
l'edicola

Domenica 18 maggio segnerà ufficialmente l’inizio del pontificato di papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, con una solenne messa in Vaticano alla presenza di leader mondiali e delegazioni internazionali. In vista di questo evento, si valuta un possibile incontro tra il Pontefice e il vicepresidente americano JD Vance, atteso a Roma come rappresentante dell’amministrazione Trump. Il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha confermato che il protocollo sta lavorando per rendere possibile un faccia a faccia, ma ha sottolineato i tempi stretti e la presenza di molte delegazioni.

Nel suo discorso al Corpo Diplomatico, papa Leone XIV ha tracciato la linea del suo pontificato: dialogo, disarmo e centralità della persona umana. «È necessario smettere di produrre strumenti di distruzione e di morte», ha ribadito, riprendendo le parole del suo predecessore Francesco. Ha poi invocato il rilancio della diplomazia multilaterale e delle istituzioni internazionali come strumenti di pace. Il Papa ha ricordato anche il valore del dialogo interreligioso, sottolineando che «la libertà religiosa è indispensabile per la costruzione della pace».

Particolarmente toccante il riferimento alla sua storia personale: «Anch’io sono figlio di migranti», ha detto, invitando a garantire dignità e diritti a ogni essere umano, a prescindere dalla sua condizione. Leone XIV ha riaffermato l’impegno della Santa Sede come possibile luogo di dialogo per il conflitto in Ucraina, mentre resta complessa la situazione in Medio Oriente.

Un forte appello alla responsabilità delle parole. «Si può ferire e uccidere anche con le parole. La pace nasce nel cuore e richiede un lavoro su sé stessi». Un richiamo alla coscienza universale, in un mondo segnato da guerre e divisioni, dove il Papa chiede di investire sulla famiglia, sulla giustizia sociale e sul rispetto della vita in ogni sua forma.

«Occorre peraltro adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali, che vedono opulenza e indigenza tracciare solchi profondi tra continenti, Paesi e anche all’interno di singole società. È compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate. Ciò può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, ‘società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società’», conclude.

CORRELATI

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!