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Usa, Trump pubblica un video generato con l’IA dell’arresto di Obama

È diventato virale in tutto il mondo il video dell'arresto di Barack Obama nello Studio Ovale mentre viene ammanettato dagli agenti dell'Fbi. Ma si tratta solo di un video creato dall'intelligenza artificiale e pubblicato da Donald Trump su Truth. Tra gli ultimi post del tycoon, alcuni hanno preso di mira l'ex presidente per il Russiagate…
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Frame del video generato con l'intelligenza artificiale

È diventato virale in tutto il mondo il video dell’arresto di Barack Obama nello Studio Ovale mentre viene ammanettato dagli agenti dell’Fbi. Ma si tratta solo di un video creato dall’intelligenza artificiale e pubblicato da Donald Trump su Truth. Tra gli ultimi post del tycoon, alcuni hanno preso di mira l’ex presidente per il Russiagate e una squadra di football rea di aver cambiato nome per rispetto verso i nativi americani.

Il filmato, con la musica di Ymca, diventato l’inno della campagna elettorale di Trump, finisce con Obama in piedi in cella, con tanto di tuta arancione da carcerato. In altri post scorrono le immagini dell’ex leader dem e di altri esponenti del suo partito mentre affermano che «nessuno è al di sopra della legge, neppure il presidente». L’attacco è legato alle recenti dichiarazioni della direttrice della National Intelligence, Tulsi Gabbard, che ha annunciato di voler deferire al Dipartimento di Giustizia diversi dirigenti dell’amministrazione Obama, accusandoli di aver «manipolato e politicizzato» informazioni di intelligence per spianare la strada all’inchiesta dell’Fbi sulle presunte collusioni tra la campagna di Trump e Mosca nel 2016.

Una mossa che segue la declassificazione di vari documenti e che ha portato anche all’apertura di un’indagine contro gli allora capi dell’Fbi e della Cia, James Comey e John Brennan. Un’evidente vendetta per quella che The Donald ha sempre definito una «bufala», una «caccia alle streghe». Ma che ora, secondo il leader di Iv Matteo Renzi, «supera ogni limite, mostrando il livello pericoloso che può raggiungere l’intelligenza artificiale. E mostrando soprattutto il punto più squallido che può raggiungere la Casa Bianca».

Il presidente ha poi minacciato di ostacolare la realizzazione del nuovo stadio della squadra di football dei Washington Commanders se non cancelleranno il loro «ridicolo nome» e non torneranno a quello originale di Washington Redskins. Nome abbandonato nel 2020 dopo decenni di critiche perché considerato un insulto razziale legato al genocidio della popolazione indigena perpetrato dagli Stati Uniti.

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