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Unesco, si arricchisce la lista dei siti patrimonio mondiale. L’Italia mantiene il record

Si arricchisce la lista dei siti che entrano a fare parte del patrimonio mondiale dell’Umanità protetti dall’Unesco. L’agenzia ha portato a termine la valutazione delle candidature di diversi nuovi siti che hanno richiesto lunghi processi di ricerca e presentazione. La lista Tra questi ci sono diversi siti europei, inclusi i famosi castelli fiabeschi del re…
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Si arricchisce la lista dei siti che entrano a fare parte del patrimonio mondiale dell’Umanità protetti dall’Unesco. L’agenzia ha portato a termine la valutazione delle candidature di diversi nuovi siti che hanno richiesto lunghi processi di ricerca e presentazione.

La lista

Tra questi ci sono diversi siti europei, inclusi i famosi castelli fiabeschi del re bavarese Ludwig II, le pietre megalitiche di Carnac nella Francia nord-occidentale e i centri palaziali minoici dell’isola greca di Creta. All’Italia, che detiene il record per maggior numero di siti in tutto il mondo, è stato assegnato il 61esimo riconoscimento. Si tratta delle Domus de Janas (case delle fate) in Sardegna si sono aggiunte agli altri sessanta siti riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio Mondiale. Le strutture sono un insieme di sepolture e necropoli ipogee situate in Sardegna, create tra il V e il III millennio a.C.. Questi siti riflettono la vita quotidiana e le pratiche funerarie delle comunità sarde preistoriche.

Localmente note come “case delle fate”, sono tombe scavate nella roccia che riflettono le pratiche funerarie, le credenze spirituali e l’evoluzione sociale delle comunità preistoriche della Sardegna. Queste strutture sono caratterizzate da una disposizione complessa, da decorazioni simboliche e da motivi figurativi che testimoniano la trasformazione del rapporto tra i vivi e i morti in una società in transizione verso forme più complesse di organizzazione sociale. Rappresentano la più estesa e ricca manifestazione di architettura funeraria ipogea del Mediterraneo occidentale, esemplificando un fenomeno attestato da circa 3.500 ipogei distribuiti sull’intera isola.

L’importanza

Lo status di Patrimonio dell’Umanità è accompagnato anche da requisiti dell’Unesco che mirano a favorire soprattutto la popolazione locale, gravata dall’afflusso di turisti. Tra le altre cose, l’organizzazione richiede un concetto di gestione efficace dei visitatori per controllare meglio il turismo di massa. Le conseguenze dell’inosservanza delle linee guida dell’Unesco sono state dimostrate nel 2009 nella Valle dell’Elba di Dresda, dove un nuovo ponte ha portato alla revoca dello status di Patrimonio dell’Umanità. La costruzione del cosiddetto ponte Waldschlösschenbrücke è stata considerata dannosa per l'”eccezionale valore universale” del paesaggio culturale. È stata la prima volta che l’Unesco ha cancellato un sito europeo dalla lista del Patrimonio dell’Umanità.

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