Nuovo accordo tra Russia e Ucraina su una serie di corridoi di evacuazione dei civili per l’intera giornata di ieri.
Il ministro degli esteri ucraino Dmitry Kuleba ha detto di non avere grandi aspettative sugli incontri di oggi in Turchia con l’omologo russo Serghei Lavrov: «Ci stiamo preparando ai colloqui con la controparte russa. Parlando francamente, io ho aspettative basse dai colloqui. Non vi ripongo nessuna grande aspettativa», ha aggiunto.
«La Russia – ha detto ancora il ministro degli Esteri ucraino – continua a tenere in ostaggio oltre 400.000 persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l’evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. Quasi 3.000 neonati mancano di medicine e cibo. Invito il mondo ad agire! Costringa la Russia a fermare la sua barbara guerra contro civili e bambini»
Nel frattempo, la centrale di Chernobyl è “completamente ferma” a causa dell’offensiva russa. L’accusa arriva da Kiev, secondo i media internazionali, dopo che l’Aiea aveva fatto sapere di aver perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl. Le forze russe, secondo gli operatori della centrale, hanno scollegato l’impianto nucleare dalla rete. L’operatore nucleare ucraino Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio ucraino, afferma che «Chernobyl è senza energia, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive».
Kiev può resistere soltanto “una settimana” se le forze di Mosca la circonderanno. Lo ha detto il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko, sottolineando che le risorse della città possono bastare soltanto per sette giorni. «Abbiamo bisogno dei jet ora, aiutateci», è stato l’appello del primo cittadino che si riferiva all’eventualità che la Polonia invii dei Mig all’Ucraina.
Altri 160 nomi sono stati aggiunti alla black list Ue che prevede sanzioni contro chi si è reso responsabile o ha contribuito all’attacco contro l’Ucraina. Lo ha reso noto la Commissione Ue.
La questione Ucraina è molto chiara: «Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto Russia-Ucraina». Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian. «Ignorando le proprie responsabilità, gli Usa accusano invece la Cina della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di sopprimere la Cina e la Russia, per mantenere la propria egemonia», ha detto.
Arriva intanto un rapporto Onu in cui si denuncia che i diritti di decine di migliaia di persone in Bielorussia sono stati violati a causa della “continua repressione” degli oppositori, nella totale impunità. «Le ampie e sostenute azioni intraprese dalle autorità per reprimere il dissenso e la società civile, i media indipendenti e i gruppi di opposizione, proteggendo nel contempo gli autori di questi atti, testimoniano una situazione di totale impunità in Bielorussia», ha sottolineato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani, Michelle Bachelet, nella presentazione del rapporto.