È stata archiviata dopo l’abolizione del reato di abuso d’ufficio l’inchiesta a carico della governatrice leghista dell’Umbria, Donatella Tesei, ricandidata alle prossime elezioni regionali, e dell’assessora al Bilancio, Paola Urbani Agabiti.
Stando a quanto riporta la Repubblica, la vicenda riguarda finanziamenti della Regione a un’azienda nella quale lavorerebbe il figlio della governatrice e di proprietà del marito dell’assessora che avrebbe ricevuto contributi in ambito agricolo.
La notizia arriva a pochi giorni dal voto per il rinnovo della giunta e del consiglio regionale umbro.
«Ho appreso le notizia solamente oggi e solo perché ne hanno parlato i giornali», commenta Tesei: «Mi risulta – aggiunge – che l’indagine era iniziata da tempo e già questo dimostra ancora una volta la correttezza dell’operato della mia amministrazione. Per il resto, in attesa di consultare gli atti, assisto alla consueta attività di strumentalizzazione e mistificazione, con argomenti di ignobile livello, amplificata dalla vicinanza della scadenza elettorale», conclude.
Per il Partito democratico umbro la notizia dell’indagine «svela con tutta evidenza un sistema consolidato che si è servito delle istituzioni per finanziare aziende di famiglia».