«Garantire che tutti gli europei abbiano accesso a un’acqua di buona qualità e sufficiente a garantire il buono stato di tutti i corpi idrici in tutto il continente». È questo l’obiettivo della European water resilience strategy (la strategia europea per la resilienza idrica) adottata ieri dalla Commissione europea.
A darne notizia è l’eurodeputato di S&D, Antonio Decaro, che da presidente della Commissione Envi (la commissione parlamentare europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) si era fatto promotore del Dialogo strategico sulla resilienza idrica.
«Il 34% dell’Ue – sottolinea l’ex sindaco di Bari – è colpito dalla carenza idrica». E in una situazione del genere la European water resilience strategy punta a mettere in campo azioni concrete fino al 2030 per rendere l’Europa resiliente alle risorse idriche.
Nel provvedimento presentato sono indicati tre macro obiettivi: il ripristino e la protezione del ciclo dell’acqua, la costruzione di un’economia idrica intelligente e l’accesso all’acqua pulita garantito a tutti. La Strategia individua anche cinque aree di intervento: governance e implementazione; finanziamenti, investimenti e infrastrutture; accelerare sulla digitalizzazione e sull’Intelligenza artificiale; rafforzare la ricerca e l’innovazione; sicurezza e preparazione.
La direttiva quadro, spiega Decaro, «fornisce le basi principali per una nuova politica dell’acqua in Europa, stabilendo norme che proteggono le risorse idriche, gli ecosistemi di acqua dolce e salata e assicurano che le nostre acque di consumo e di balneazione siano pulite».
Per l’eurodeputato «le norme promosse dall’Unione europea mirano a garantire una gestione della risorsa idrica sostenibile a lungo termine, una riduzione dell’inquinamento delle acque e la protezione degli ecosistemi acquatici naturali. Dobbiamo ingaggiare una vera e propria lotta alla scarsità d’acqua, migliorare la gestione delle risorse, espandere e garantire l’accesso all’acqua pulita a tutti, guidare l’innovazione e ripristinare il ciclo dell’acqua attraverso finanziamenti su infrastrutture strategiche. Questo proteggerà le comunità, l’ambiente ma rafforzerà anche l’economia dell’Ue», conclude.