«Non possiamo perdere decine di migliaia di persone per la Crimea, la penisola potrebbe essere recuperata attraverso la diplomazia». Sono le parole pronunciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da Fox News, emittente vicina a Donald Trump. Dichiarazioni che aprono in qualche modo al negoziato sulla penisola in mano russa dal 2014.
L’apertura
«Capiamo che la Crimea può essere recuperata diplomaticamente, siamo pronti a riportarla indietro per via diplomatica – ha proseguito Zelensky – Non possiamo riconoscere legalmente come russo alcun territorio occupato dell’Ucraina, si tratta delle terre occupate da Putin prima dell’invasione su larga scala, dal 2014», ha aggiunto.
Il giallo del missile
Secondo il presidente Volodymyr Zelensky il leader russo Vladimir Putin sta usando l’Ucraina come banco di prova per le armi, accusando Mosca di aver lanciato un missile balistico intercontinentale armato contro il suo paese. «Tutte le caratteristiche, velocità, altitudine, corrispondono a un missile balistico intercontinentale. Sono in corso esami da parte di esperti. È ovvio che Putin sta usando l’Ucraina come banco di prova», ha detto Zelensky in un video pubblicato sui social media. I missili balistici intercontinentali sono progettati per trasportare testate nucleari e hanno una gittata minima di 5.500 chilometri (3.400 miglia). «Oggi, il nostro pazzo vicino ha dimostrato ancora una volta chi è veramente e come disprezza la dignità, la libertà e la vita umana in generale. E quanto ha paura», ha detto Zelensky.