Ucraina, un drone russo attacca un dormitorio a Hlukhiv: morte 7 persone tra cui un bambino

Dopo mille giorni di guerra in Ucraina continuano gli attacchi russi e sembra che «ogni nuovo attacco da parte della Russia non fa altro che confermare le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui». Così il presidente ucraino Zelensky dopo la notizia dell’attacco a Hlukhiv. Qui, quasi al confine tra Ucraina e Russia, nella notte un dormitorio scolastico è stato colpito da un drone. Sono 7 le vittime tra cui un bambino. Tra le righe su telegram, Zelensky ricorda anche l’atro attacco, quello delle 17 novembre scorso nella regione di Sumy, dove è stata colpita un’altra struttura scolastica: 11 le persone morte tra cui due bambini e 89 i feriti tra cui 11 bimbi

«Costringere con la forza Putin alla pace»

«Ogni giorno – continua Zelensky – chiediamo al mondo determinazione e forza sufficiente affinché l’Ucraina possa bloccare questi attacchi contro il nostro popolo. Ogni nuovo attacco da parte della Russia non fa altro che confermare le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui. I discorsi sulla pace non gli interessano. Dobbiamo costringere la Russia a una pace giusta con la forza».

L’Ucraina non si sottometterà mai agli occupanti e l’esercito russo sarà punito

«L’Ucraina non si sottometterà mai agli occupanti e l’esercito russo sarà punito per aver violato il diritto internazionale». Così il ministero degli Esteri ucraino in un comunicato stampa sui 1000 giorni dall’inizio dell’invasione militare su vasta scala da parte della Russia.

«La guerra aggressiva più vasta nel continente europeo dopo la Seconda guerra mondiale, scatenata dalla Russia, ha distrutto il sistema di sicurezza internazionale», continua.

«La Russia – si legge – sta conducendo una guerra ibrida contro l’Ucraina e contro il mondo intero, usando cibo, energia e altre risorse come armi. Sta implementando campagne di disinformazione e attacchi informatici su larga scala, cercando di manipolare l’opinione pubblica, diffondere il caos e dividere le società democratiche»

«Per mille giorni – conclude – impressionando il mondo con la sua resilienza, il popolo ucraino ha continuato a resistere all’aggressore con determinazione, per il bene di un futuro indipendente, libero dalla coercizione della dittatura del Cremlino».

Cremlino: «Non è esclusa una risposta nucleare ad attacchi missilistici Kiev»

La Russia non esclude una risposta nucleare in caso di attacchi con armi non nucleari da parte dell’Ucraina verso il suo territorio. “Questo punto è menzionato”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, facendo riferimento all’aggiornamento del documento della dottrina nucleare russa firmato dal presidente Vladimir Putin.

Secondo Ria Novosti, agenzia stampa sovietica, la Federazione Russa si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione con armi convenzionali contro di essa e contro la Bielorussia tali da creare una minaccia critica alla loro sovranità o integrità territoriale da parte di uno Stato non nucleare ma sostenuto da una potenza nucleare.

Peskov ha aggiunto che qualsiasi decisione relativa all’eventuale uso di armi nucleari spetta al presidente della Federazione russa che, se lo ritiene necessario può «informare i vertici politico-militari di altri Stati o organizzazioni internazionali sulla disponibilità della Federazione Russa all’uso di armi nucleari o sulla decisione presa di utilizzare armi nucleari, nonché per quanto riguarda il fatto del loro utilizzo». 

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