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Ucraina, strappo con Trump. I vertici dell’Ue in visita a Kiev: «Zelensky eletto legittimamente»

Strappo degli Stati Uniti che boicottano Kiev all’Onu e al G7: «La Russia non è l’aggressore» per il presidente americano. L’Unione europea risponde a Trump sull’Ucraina: i vertici di Bruxelles andranno a Kiev il 24 febbraio, nel terzo anniversario della guerra con la Russia, per ribadire il proprio sostegno. E sottolineano: «Zelensky è stato eletto legittimamente», mentre Mosca «non è una democrazia».

A causa della guerra l’Ucraina ha ritardato le elezioni che erano previste per aprile 2024. L’esercito russo attraversò il confine il 24 febbraio 2022, un’invasione che Vladimir Putin ha cercato di giustificare dicendo che era necessaria per proteggere i civili russofoni nell’Ucraina orientale e per impedire al Paese di entrare nella Nato.

Il presidente degli Stati Uniti non sia «debole» con Putin, chiede il leader francese Macron. Il Cremlino definisce intanto «inaccettabile» l’eventuale invio di truppe Nato in Ucraina. Secondo il Telegraph, il premier britannico Keir Starmer proporrà a Trump un piano che prevede l’arrivo di 30mila soldati europei in Ucraina per sorvegliare l’applicazione di un eventuale accordo. 

L’America di Donald Trump si oppone alla definizione della Russia come Paese «aggressore» in una dichiarazione del G7 e nessun sostegno è previsto alla bozza di risoluzione Onu in occasione dell’imminente terzo anniversario dell’invasione, in cui si ribadisce anche il sostegno all’integrità territoriale Ucraina. 

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