Ennesima notte di attacchi russi su Kiev e altre regioni dell’Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky rinnova l’appello alla comunità internazionale: imporre nuove sanzioni alla Russia. «Solo ulteriori sanzioni mirate ai settori chiave dell’economia russa costringeranno Mosca a cessare il fuoco», ha scritto sui social, sottolineando come ogni nuova offensiva dimostri che la responsabilità della prosecuzione del conflitto è del Cremlino. Zelensky ha inoltre ricordato come l’Ucraina abbia proposto più volte un cessate il fuoco, incluso nei cieli, ma senza ricevere risposte.
Tra il 23 e il 24 maggio, le forze russe hanno colpito di notte con 14 missili balistici e 250 droni Shahed. Le difese ucraine sono riuscite ad abbattere sei missili Iskander e 245 droni, ma i danni non sono mancati. A Kiev, almeno otto persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dal sindaco Klitschko. I detriti hanno colpito un centro commerciale e un edificio residenziale nel distretto di Obolonskyi, provocando incendi. Distrutti anche quattro veicoli nel quartiere di Holosiivskyi.
Intanto, un nuovo scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev è avvenuto a seguito dell’accordo siglato il 16 maggio a Istanbul: 307 militari russi sono stati rimpatriati in Bielorussia, mentre altrettanti soldati ucraini hanno fatto ritorno in patria. Secondo il ministero della Difesa russo, lo scambio proseguirà nei prossimi giorni.