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Ucraina, nella Conferenza di Roma annunciato un fondo Ue di 10 mld per la ricostruzione

Si apre a Roma la due giorni della Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina, appuntamento annuale per confermare la solidarietà a Kiev, l'impegno dei donatori e l'appoggio dell'Europa in un momento in cui appare non è chiaro che cosa farà l’America. Intanto, mentre i grandi parlano, la Russia risponde con un intensificarsi degli attacchi. Le promesse All’Ukraine…
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Si apre a Roma la due giorni della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, appuntamento annuale per confermare la solidarietà a Kiev, l’impegno dei donatori e l’appoggio dell’Europa in un momento in cui appare non è chiaro che cosa farà l’America. Intanto, mentre i grandi parlano, la Russia risponde con un intensificarsi degli attacchi.

Le promesse

All’Ukraine Recovery Conference, si sono registrati 8.351 partecipanti, molti di più rispetto ai 5000 previsti fino a un settimana fa. Hanno partecipato ai lavori 100 delegazioni ufficiali, con 15 tra Capi di Stato e Governo e una quarantina di ministri degli esteri. Per l’Italia, oltre alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani, erano presenti 20 ministri. La Von der Leyen nonostante si votasse sulla sua sfiducia ha preferito essere presente a Roma. Nel suo intervneot promette a Kiev «un sostegno incrollabile». Zelensky quasi commosso, tra abbracci e baci chiede un piano Marshall. Ma sa che adesso la priorità è il rafforzamento della difesa aerea.

I fondi

L’Europa però non ha dubbi, l’impegno è di oltre 10 miliardi di euro. Lo annuncia Giorgia Meloni nel suo intervento alla sessione plenaria di apertura dell’Ukraine Recovery Conference. Parole secche. Chiare: «Noi siamo quel popolo che dalle macerie della secondo guerra mondiale ha costruito il miracolo economico. Spero che questa conferenza possa essere il punto di partenza del miracolo economico ucraino. Ogni campanile in Ucraina che ricostruiremo sarà un pezzo di noi stessi e di Europa che ricostruiremo».

L’investimento

Ma perchè investire su una nazione in macerie? Il primo ministro ha spiegato che «investire in Ucraina è un investimento su noi stessi. Quello che accade in Ucraina riguarda ciascuno di noi. Siamo orgogliosi per il risultato che oggi raggiungiamo tutti insieme».

Francia e Regno Unito

Ciò che viene fuori dal summit è anche che Francia e Regno Unito sono pronte a “coordinare” la loro deterrenza nucleare e a proteggere l’Europa da qualsiasi «minaccia estrema»: in visita di Stato nel Regno Unito, il presidente francese Emmanuel Macron firmerà una dichiarazione congiunta col primo ministro britannico Keir Starmer. Lo annunciano a Roma. Non solo. Il governo del Regno Unito va oltre ha annunciato un accordo per la fornitura all’Ucraina di oltre 5mila missili di difesa aerea Thales. La consegna è prevista in base a un accordo di finanziamento per 19 anni, sostenuto da una garanzia di credito di 2,5 miliardi di sterline (circa 2,9 miliardi di euro).

Il presidente Mattarella

Il presidente Mattarella arriva alle 19.15 alla conferenza e spiega l’anima della conferenza: «L’Unione Europea, sta ribadendo la sua stessa ragion d’essere contro politiche di potenza, è chiamata a ribadire la volontà di sviluppare un mondo interconnesso, sicuro, prospero, libero» contro «le volontà di sopraffazione da parte di potenze più armate per imporre il proprio dominio agli altri popoli. Politiche antagonistiche e di aggressione che esprimono la parte sbagliata della storia».

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