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Turista rapito a New York, coinvolta anche un’altra italiana

«È tutto un equivoco». Con queste parole rivolte ai giornalisti newyorkesi Beatrice Folchi, la giovane italiana coinvolta nel caso del sequestro e delle torture ai danni di Michael Valentino Teofrasto Carturan, il turista italiano 28enne, torturato e imprigionato in appartamento di lusso a New York per due settimane, ha cercato di prendere le distanze dall'inchiesta.…
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«È tutto un equivoco». Con queste parole rivolte ai giornalisti newyorkesi Beatrice Folchi, la giovane italiana coinvolta nel caso del sequestro e delle torture ai danni di Michael Valentino Teofrasto Carturan, il turista italiano 28enne, torturato e imprigionato in appartamento di lusso a New York per due settimane, ha cercato di prendere le distanze dall’inchiesta.

Originaria di Latina, Folchi è stata fermata nei giorni scorsi insieme al trader John Woeltz, l’uomo accusato di aver torturato Carturan per ottenere le sue password del suo portafoglio Bitcoin. Ma mentre Woeltz è finito in carcere, il procuratore ha deciso di non convalidare l’arresto di Folchi, in attesa che le indagini chiariscano meglio i ruoli. «Non sono in arresto. Non posso fare commenti ora».

Una versione che ha confermato anche ai conoscenti di Latina a cui avrebbe ribadito di essere estranea ai fatti e vittima di una confusione. Folchi si è trasferita negli Stati Uniti per studiare comunicazione e filosofia in Connecticut. Successivamente ha cercato spazio nel mondo dello spettacolo e poi nel marketing, collaborando con brand di lusso come Bentley e Rolls Royce.

Al centro dell’inchiesta rimane John Woeltz, 37 anni, originario del Kentucky, trader di criptovalute con un patrimonio stimato di 100 milioni di dollari. Secondo la polizia, avrebbe attirato Carturan in un appartamento di lusso da 30.000 dollari al mese, dove lo avrebbe seviziato nel tentativo di carpirgli le credenziali dei suoi wallet digitali. Un’azione brutale, che fa sospettare una rete criminale più ampia, forse interessata a colpire altri giovani esperti di blockchain.

«È una persona gentile, premurosa e amorevole», ha detto un parente di Woeltz al New York Post, suggerendo che il trader possa essere stato manipolato o derubato. Le autorità, però, non escludono che avesse contatti con altri giovani europei e che il suo patrimonio sia legato a transazioni poco chiare. Intanto si cerca un secondo uomo, complice ancora in libertà.

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