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Tregua in Ucraina, ultimatum di Trump a Putin non importa alla Russia. Kallas spinge su sanzioni

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev ha definito «teatrale» l’ultimatum di Trump al Cremlino su una tregua in Ucraina, affermando che «alla Russia non importa». Trump ha infatti minacciato nuovi dazi se non si raggiungerà un accordo entro 50 giorni. In un’intervista alla BBC, il presidente USA ha dichiarato di non fidarsi quasi di nessuno, incluso Putin. Intanto, il presidente ucraino Zelensky ha ribadito nel Giorno della sovranità che «gli ucraini sono qui e rimarranno qui».

L’alta rappresentante Ue Kaja Kallas ha accolto positivamente il cambio di atteggiamento degli Usa verso la Russia e ha auspicato ulteriori pressioni su Mosca tramite sanzioni e armi. Ha inoltre annunciato che l’UE andrà avanti con il tetto al prezzo del petrolio russo anche senza l’appoggio USA, e spera nell’approvazione imminente del 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia.

Medvedev minimizza l’ultimatum di Trump sulla tregua in Ucraina. Zelensky celebra la sovranità: «Gli ucraini sono qui e rimarranno qui». Dall’Ue l’alta rappresentante Kaja Kallas chiede più armi e nuove sanzioni UE contro Mosca.

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