Due cittadini di nazionalità afghana sono stati arrestati, uno a Bari l’altro a Gorizia, con l’accusa di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani. Sui due pendeva un mandato di arresto europeo che è stato eseguito dai carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) con il supporto dei colleghi dei comandi territoriali competenti.
Il primo provvedimento è stato richiesto dal Tribunale di prima istanza di Anversa, riconosciuto dalla Procura della Repubblica di Bari con l’osservanza delle forme richieste dall’Autorità di emissione, conformi ai principi dell’ordinamento giuridico dello Stato italiano.
Le misure hanno origine nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia presso Europol che vede la partecipazione del Ros dei carabinieri, della polizia federale del Belgio, della National Crime Agency del Regno Unito e di altre forze di polizia europee, finalizzata al contrasto del fenomeno della tratta di esseri umani. In particolare, l’Operational Task Force costituita si concentra sull’esistenza di gruppi armati organizzati, attivi nel traffico di migranti lungo la rotta balcanica e attivi principalmente in Serbia e Bosnia Erzegovina.
Secondo le accuse delle Autorità del Belgio, i due afghani arrestati, sebbene stanziali in Italia, sarebbero da considerarsi membri di un’organizzazione transnazionale e coinvolti nel trasferimento dei migranti in vari Paesi europei, in particolar modo verso il Belgio ed il Regno Unito.
Tutte le attività illegali, oltre a essere particolarmente violente, sono state spesso documentate con video e foto sui principali social network. Contestualmente sono stati eseguiti in Belgio e Regno Unito altri provvedimenti cautelari.