Sulla questione del terzo mandato per i presidenti di Regione dopo tante polemiche è il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, che spiega quali siano i percorsi da attivare se l’apertura del coordinatore della segreteria di Fdi Giovanni Donzelli dovesse avere un seguito: «credo che un decreto su un argomento di questo genere abbia le sue difficoltà e se si decidesse di farlo bisognerebbe partire al più presto perché altrimenti mancherebbero i tempi.
Inoltre, se si vuole farlo ci si deve pensare ora, quando ci sono presidenti di Regione che se resta la norma attuale non si possono ripresentare. Sarebbe paradossale farlo dopo». In pratica, l’esponente di maggioranza redige una roadmap se il centrodestra dovesse superare le divisioni. Anche se, per ora, i distinguo restano e molto forti.
Le parole di Tajani
Tanto che il segretario nazionale di Forza Italia, il vicepremier Antonio Tajani, sbarra la strada al desiderio soprattutto leghista di concedere una proroga ai governatori: «Il dibattito sul terzo mandato? Io sono sempre pronto a discutere, però ritengo che due mandati siano sufficienti perché non servono incrostazioni di potere.
Non è una questione di volontà popolare, anche Mussolini e Hitler hanno vinto le elezioni», afferma il ministro degli esteri. Esattamente l’opposto di quel che dice il suo omologo Matteo Salvini della Lega che al termine del consiglio federale del partito dice come sia «positiva l’apertura di FdI», a cui fa eco Luca Zaia, presidente del Veneto e uno degli esponenti più interessati alla possibilità di una ricandidatura: «i rischi di autoritarismo non li vedo anche perché prima o poi devi sempre andare alle elezioni e il popolo così come ti assegna la delega può toglierla», augurandosi che «le diverse posizioni alla fine portino a una soluzione«.
Contrarie invece le opposizioni, a partire dal Pd che con il segretario proprio del Veneto, Andrea Martella, dice: «ciò che sta accadendo in queste ore è gravissimo. A pochi mesi dalle elezioni regionali il centrodestra torna a riaprire per l’ennesima volta la discussione sul terzo mandato.
Una discussione che non solo è assurda, ma rappresenta uno sfregio alle regole della democrazia e alla dignità delle istituzioni», ricordando poi come la Corte Costituzionale poche settimane fa ha bocciato una legge della Campania che apriva proprio al terzo mandato.
Intanto, la discussione sulle candidature riapre l’ipotesi di un rinvio delle regionali in Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia dal prossimo ottobre alla primavera del 2026. Un’eventualità che, per ora, il portavoce nazionale di Fi, Raffaele Nevi, ritiene «non essere sul tavolo».