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Terzo mandato, è scontro nel centrodestra ma il governo ora apre: «Discutiamone»

Dopo la decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale anche la legge della Provincia di Trento che consente al presidente di ricandidarsi alla guida dell’Ente per un terzo mandato, si infiamma lo scontro nel centrodestra con la Lega, che ha votato contro in Consiglio dei ministri, ancora furente per una scelta che penalizza…
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Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia (foto Vincenzo Livieri)

Dopo la decisione del Governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale anche la legge della Provincia di Trento che consente al presidente di ricandidarsi alla guida dell’Ente per un terzo mandato, si infiamma lo scontro nel centrodestra con la Lega, che ha votato contro in Consiglio dei ministri, ancora furente per una scelta che penalizza soprattutto suoi esponenti. Tanto che ha schierato tutte le prime file del partito concordi nel contrastare la decisione di Palazzo Chigi. Tra i primi ad alzare la voce il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che annuncia a margine del Festival delle Regioni a Venezia, in qualità di presidente della Conferenza Stato – Regioni, «un documento unitario di tutti i governatori da sottoporre al Governo». Dopo che anche lo stesso leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha chiesto «un approfondimento sulla questione». Ipotesi confermata dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi, tecnico in quota Lega, che sottolinea come «la questione politica è rimandata a una discussione tra i partiti».

Le regioni a statuto speciale

Tranchant, invece, è il presidente del Veneto Luca Zaia, anch’egli come Fedriga e il presidente trentino Maurizio Fugatti, sempre della Lega, desideroso di voler correre per la terza volta: «a me sembra che questa impugnativa del governo sia temeraria, visto e considerato che poi ho dubbi che la Consulta riesca a smentire se stessa. La sentenza sulla legge Campana – riferendosi alla bocciatura della norma che avrebbe consentito al governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi e quindi anche a lui stesso – dice che le Regioni a statuto ordinario hanno il limite dei mandati a due, mentre le Regioni a statuto speciale possono definire il loro numero di mandati. Quindi, la Provincia autonoma di Trento è pur libera per legge e per Costituzione di definire i suoi mandati». Mentre l’ex ministro Gian Marco Centinaio, sempre esponente leghista, invita «i leader della coalizione a sedersi intorno a un tavolo per affrontare una questione ormai diventata nazionale, ascoltando però i territori».

Il dibattito

Proposta raccolta dal ministro dell’agricoltura ed esponente di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida che si dice «disponibile ad aprire un dibattito sul terzo mandato». Tacciono, invece, i vertici del centrosinistra e del Movimento 5Stelle da sempre, a partire dalla segretaria del Pd Elly Schlein, contrari, proprio per ostacolare la riconferma di De Luca in Campania, all’estensione della possibilità di candidatura. Solo deboli voci locali, in particolare delle regioni del Nord – est, come la capogruppo in consiglio regionale veneto, Vanessa Camani, si alzano per annotare che «la decisione del governo di impugnare anche la legge trentina è tutt’altro che uno strumento tecnico, come viene sostenuto; ha un significato politico perché la volontà evidente è quella di chiudere una volta per tutte la discussione strumentale sul terzo mandato», per poi aggiungere come sia «stucchevole che le divisioni nel centrodestra debbano essere risolte dalla Corte Costituzionale».

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