Alta la tensione in Medio Oriente. «Non ci sarà pace in Libano senza sicurezza per Israele». Il ministro israeliano Katz avverte la capitale libanese dopo i raid israeliani a sud di Beirut contro presunti siti di droni di Hezbollah. Nega Hezbollah, non ci sono impianti colpiti, poi accusa Israele di voler prolungare il conflitto. Il presidente libanese Aoun condanna i raid come una violazione del diritto internazionale e strumentalizzazione per influenzare i negoziati Usa-Iran.
Clima è rovente anche a Gaza. Mentre Hamas fa sapere di non aver respinto il piano di cessate il fuoco Usa, chiedendo solo modifiche, l’Oms lancia un appello per proteggere gli ultimi due ospedali operativi a Khan Younis. Dall’altra parte l’Iran condanna l’attacco israeliano in Libano e, secondo Wall Street Journal sta ordinando in Cina componenti per missili balistici. La pressione internazionale è in crescita, la crisi umanitaria si aggrava e mentre le trattative restano in bilico 136 testate giornalistiche hanno chiesto a Israele di aprire Gaza ai media.