Un pranzo di lavoro, è stato definito il vertice a Cologno Monzese tra il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e i figli di Silvio Berlusconi, la presidente del gruppo Mondadori, Marina, e l’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio. L’incontro è durato oltre due ore. Ad accompagnare il leader azzurro c’era l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio durante i mandati di Berlusconi Gianni Letta. Prima di arrivare a Milano Tajani ha parlato alla Farnesina precisando che «sarà un incontro fra amici».
L’incontro
Il vertice, dopo che un primo appuntamento era saltato due settimane fa a causa di impegni negli Stati Uniti del vicepremier, è servito a fare il punto su alcuni distinguo tra gli eredi di Berlusconi, in particolare Pier Silvio, e Tajani, a partire dallo Ius scholae definito «non prioritario» dal capo di Mediaset. Così come, è probabile, ma non ci sono conferme in merito, che nella discussione sia entrato anche il possibile impegno in politica di Piersilvio, per quanto Tajani al termine abbia ricordato che «ha sempre detto che non si candida».
La svolta
Sui temi del partito, invece, nell’analisi svolta nel quartier generale berlusconiano emerge la volontà di marcare ancora di più la differenza tra Forza Italia e gli altri partiti della coalizione di centrodestra, al fine «di intercettare voti moderati e liberali che non vanno a votare perché delusi dalla deriva a sinistra del Pd». In pratica, sembra che nel corso del colloquio sia emersa la decisione di affermare ancora con più forza quei “valori liberali” che hanno da sempre caratterizzato la natura del partito voluto dal patron della tv privata più importante d’Europa nel 1994 proprio come argine alla sinistra.
E soprattutto un impegno maggiore della famiglia nel partito, tanto che lo stesso Tajani al termine del vertice ha detto: «è stato un incontro molto positivo che riconferma la collaborazione stretta, il patto tra la famiglia Berlusconi e Forza Italia per il futuro. Continueremo a confrontarci perché loro vogliono proseguire a sostenere il partito con le idee e le proposte. Sarà una collaborazione attiva. Ci vedremo anche più spesso per confrontarci su tutti i temi. Per il partito la vicinanza della famiglia è importantissima, arricchisce Forza Italia e il nome di Berlusconi non verrà mai tolto dal simbolo» ha promesso il vicepremier.
Un vicinanza confermata dai Berlusconi i quali hanno ribadito che non ci sarà un loro coinvolgimento diretto.