La Commissione Ue prepara una stretta fiscale sul tabacco nell’ambito del nuovo bilancio europeo. Dal 2028, con un periodo transitorio di quattro anni, entrerà in vigore il “Tobacco excise duty own resource” (Tedor), un prelievo aggiuntivo pari al 15% delle accise minime nazionali, destinato a contribuire al rimborso del Next Generation Eu, Piano per la ripresa dell’Europa, e a ridurre la dipendenza dai contributi basati sul Pil.
Parallelamente, saranno fissati nuovi livelli minimi obbligatori: 215 euro ogni mille sigarette, 215 €/kg per tabacco da rollare, 143 euro per mille sigari e fino a 0,36 €/ml per i liquidi da e-cig. Come riportato da Il Sole 24 Ore, l’impatto in Italia potrebbe superare 1 euro di rincaro per pacchetto, con effetti sulla filiera agricola (40mila tonnellate annue prodotte, 25mila addetti) e sul contrasto al contrabbando.
L’Ue stima entrate per 11,2 miliardi annui dal Tedor, oltre a 15 miliardi per gli Stati grazie alle nuove aliquote. La riforma punta anche a uniformare controlli e tassazione sui prodotti innovativi, con l’obiettivo di conciliare esigenze di bilancio e salute pubblica.