Il think tank European Policy Innovation Council (Epic) ha pubblicato il rapporto “La fine del fumo? Come l’Europa può salvare milioni di vite e promuovere al contempo la crescita economica“. Il rapporto illustra l’impatto economico della catena del valore del tabacco a livello europeo e offre un punto di vista pragmatico su una regolamentazione che possa mitigare i danni causati dal fumo.
Partendo dal presupposto che i consumatori di tabacco e di nicotina non scompariranno dall’oggi al domani, secondo l’autore, Antonios Nestoras, Fondatore e amministratore delegato dell’European Policy Innovation Council, l’Europa dovrebbe incoraggiare l’adozione di alternative piu’ sicure rispetto al fumo tradizionale.
Questo approccio permetterebbe di raggiungere tre obiettivi: preservare il contributo economico di un’industria completamente Made in Europe; migliorare la salute pubblica attraverso un quadro normativo che bilanci la riduzione del danno con la necessità di eliminare gradualmente i prodotti del tabacco più nocivi, come le sigarette; prevenire l’invasione del mercato da parte di prodotti illeciti e con bassi standard di sicurezza, provenienti soprattutto dalla Cina.
A livello Europeo, il settore del tabacco contribuisce al Pil per 223,7 miliardi di euro all’anno, pari all’1,3 per cento del Pil totale dell’Unione europea. Il gettito fiscale totale annuo del tabacco ammonta a 112,9 miliardi di euro (un dato equivalente al 55,4 per cento dell’attuale spesa totale per la difesa dell’Ue).
L’industria impiega, direttamente e indirettamente, oltre 2,1 milioni di persone, per una spesa salariale di oltre 60 miliardi di euro. Ogni anno si perdono 11,6 miliardi di euro a causa del mercato illegale delle sigarette, che rappresenta l’8,3 per cento del consumo totale. Queste perdite finanziarie potrebbero essere utilizzate per aumentare del 52,5 per cento le attivita’ di ricerca e sviluppo pubbliche in tutti gli Stati membri dell’Ue, migliorando cosi’ l’innovazione e il progresso in Europa.
Il rapporto mostra come incentivare investimenti in alternative meno dannose rispetto al fumo tradizionale possa costituire una strategia efficace per ridurre l’impatto sanitario del fumo; mantenere il contributo economico di una filiera produttiva interamente europea; contrastare il mercato illecito di prodotti di bassa qualita’.