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Super eroine, fare la mamma è un “lavoro” da 100mila euro

Psicologa, nutrizionista, infermiera, autista, chef, insegnante...se la mamma fosse una professione la stima avrebbe un valore altissimo arriverebbe a guadagnare 100mila euro lordi. È un gioco per fortuna, perché essere mamme non è certo un mestiere e lo si fa senza retribuzioni e a costo di ogni sacrificio, come sappiamo tutti, anche estremo come vediamo…
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Psicologa, nutrizionista, infermiera, autista, chef, insegnante…se la mamma fosse una professione la stima avrebbe un valore altissimo arriverebbe a guadagnare 100mila euro lordi.

È un gioco per fortuna, perché essere mamme non è certo un mestiere e lo si fa senza retribuzioni e a costo di ogni sacrificio, come sappiamo tutti, anche estremo come vediamo continuamente nelle situazioni di maggiori difficoltà, dalle mamme in Ucraina a quelle che magari con bambini appena nati mettono a rischio la vita nelle rotte dei migranti. E anche in Italia la vita delle mamme che lavorano dentro e fuori casa è da sempre in salita, aiutata da qualche anno da una nuova generazione di compagni più disponibili a condividere i compiti genitoriali.
Negli ultimi due anni poi la pandemia ha ulteriormente messo alla prova mamme e neomamme che si sono destreggiate tra smart-working e didattica a distanza sotto i colpi dei lockdown. In un momento storico in cui la casa doveva essere reinventata per lasciare a ognuno il proprio spazio, sono molte le mamme che hanno rinunciato al loro impiego esterno per fare i genitori a tempo pieno. Secondo le stime di Save the Children, infatti, il 77% dei lavoratori padri e madri che hanno dato dimissioni consensuali con bambini sotto i 3 anni, sono donne (mamme). Marco Scopel, psicologo e psicoterapeuta, ha aiutato a rendere più chiaro il quadro, confermando che i bambini, soprattutto nella fascia della scuola primaria, hanno molto sofferto le chiusure degli ultimi 24 mesi. E ancora una volta sono state le mamme a farsi carico della situazione e a gestire le mancanze sostituendosi spesso alle insegnanti.
Nel “gioco” (che però aiuta a inquadrare realmente l’impegno delle mamme), il marketplace che mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali ha tentato una stima del valore della professione della mamma, valutandolo secondo i servizi che offre ogni giorno gratuitamente in famiglia: sono state prese in considerazione tutte le attività svolte dalle mamme e le relative paghe orarie riconosciute a chi esercita gli stessi mestieri con una qualifica professionale. Lo scopo, in occasione della Festa della Mamma, è quello di celebrare il valore del loro sforzo e far comprendere quanto “costerebbe” il lavoro se fosse retribuito come lo sono i professionisti. Le mamme quindi diventano autista, chef a domicilio, insegnante di ripetizione(i), animatrice, psicologa, nutrizionista e colf. Più o meno si parla di occupazioni con tariffe orarie che variano dai 15 euro ai 70 euro l’ora. Il rapporto mostra quindi uno stipendio mensile che sfiora la doppia cifra, con un guadagno annuale che arriverebbe circa a 100mila euro lordi.

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