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Stretta di mano tra Trump e Zelensky a Parigi: «Stop alla guerra, l’Ucraina vuole un accordo»

Prima che le campane di Notre-Dame risuonassero per la riapertura, mentre i leader del mondo convergevano a Parigi per celebrare la cattedrale, nei saloni dell'Eliseo, Emmanuel Macron riuniva due grandi protagonisti del conflitto che minaccia l'Europa: Donald Trump, che tornerà da gennaio alla Casa Bianca, e Volodymyr Zelensky, alle prese con un inverno sempre più…
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Prima che le campane di Notre-Dame risuonassero per la riapertura, mentre i leader del mondo convergevano a Parigi per celebrare la cattedrale, nei saloni dell’Eliseo, Emmanuel Macron riuniva due grandi protagonisti del conflitto che minaccia l’Europa: Donald Trump, che tornerà da gennaio alla Casa Bianca, e Volodymyr Zelensky, alle prese con un inverno sempre più difficile davanti all’offensiva di Mosca e agli interrogativi aperti dalle prime dichiarazioni del neoeletto Trump. Con i fantasmi del disimpegno americano e di un pace forzata.

La forza simbolica

L’incontro è stato simbolicamente importantissimo anche se non poteva dare risultati concreti nell’immediato. Ma i due protagonisti Trump e Zelensky si sono scambiati sorrisi e ripetute strette di mano. Sembra, dicono fonti vicine alla trattativa per la riunione trilaterale, rimasta riservata fino a poche ore prima dell’incontro, che sia “scoccata la scintilla” fra i due.

Le parole di Zelensky

«Ho avuto un incontro trilaterale proficuo e produttivo con il presidente Donald Trump e il Presidente Emmanuel Macron all’Eliseo. Il Presidente Trump è, come sempre, risoluto. Lo ringrazio». Queste le parole affidate da Zelensky a X subito dopo l’incontro. «Esprimo anche la mia gratitudine a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontro – ha continuato il leader ucraino – vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e in modo giusto. Abbiamo parlato del nostro popolo, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile». Il presidente francese Macron, da parte sua, sempre su X, ha postato il suo commento all’incontro: «Proseguiamo l’azione comune per la pace e la sicurezza. Stati Uniti, Ucraina e Francia. Insieme in questa giornata storica. Uniti per Notre-Dame».

Dopo le celebrazioni di ieri sera, questa mattina il presidente ucraino sui social ha continuato: «Conosciamo bene Putin: è dipendente dalla guerra. Ha iniziato la sua carriera con una guerra brutale contro la Cecenia e ha costantemente alimentato altre guerre. Può essere fermato solo con la forza, la forza dei leader mondiali che possono diventare leader di pace, – ha aggiunto -. Contiamo che l’America e il mondo intero ci aiutino a fermare Putin. Le uniche cose che teme sono l’America e l’unità globale».

Donald Trump: «Zelensky e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia»

«Zelenskyy e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia». Così su Truth il presidente eletto usa Donald Trump. «Hanno perso 400mila soldati e molti più civili. Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati. Troppe vite vengono sprecate inutilmente, troppe famiglie distrutte e se continua così, può trasformarsi in qualcosa di molto più grande e molto peggio. Conosco bene Vladimir. Questo è il suo momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando», afferma. 

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