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Stellantis, perdita netta da 2,3 mld. Filosa avverte: «Pronti a decisioni difficili»

Riflettono le difficoltà del mercato globale esterno i risultati che Stellantis ha presentato agli azionisti ieri in merito al primo semestre del 2025. I risultati Nei primi sei mesi dell’anno, i ricavi netti di Stellantis sono stati pari a 74,3 miliardi di euro, in calo del 13% rispetto al primo semestre 2024, principalmente, spiega il…
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Riflettono le difficoltà del mercato globale esterno i risultati che Stellantis ha presentato agli azionisti ieri in merito al primo semestre del 2025.

I risultati

Nei primi sei mesi dell’anno, i ricavi netti di Stellantis sono stati pari a 74,3 miliardi di euro, in calo del 13% rispetto al primo semestre 2024, principalmente, spiega il gruppo, «a causa della flessione su base annua in Nord America e nell’area Europa allargata, parzialmente compensata dalla crescita in Sud America». Il dato era già stato preannunciato il 21 luglio, in occasione della diffusione di alcune informazioni finanziarie preliminari, non sottoposte a revisione contabile.

I risultati, dice il gruppo, «riflettono anche l’impatto dei cambi sfavorevoli, dei dazi e del calo dei volumi del settore dei veicoli commerciali leggeri in Europa». Una perdita netta di 2,3 miliardi che sconta 3,3 miliardi di oneri netti esclusi dall’utile operativo rettificato, in calo rispetto al primo semestre del 2024, che aveva registrato un utile di 5,6 miliardi. AOI (Utile operativo rettificato) di 0,5 miliardi di euro, al di sotto dei livelli dell’anno precedente rispettivamente di 8,5 miliardi di euro e 10,0%. Questo risultato riflette una generazione di cassa modesta dall’AOI che non è riuscita a compensare le elevate spese in conto capitale e gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Tuttavia si è visto un miglioramento sequenziale: pur restando negativo, infatti, il flusso di cassa industriale nel primo semestre 2025 è stato molto meno pesante rispetto al secondo semestre 2024, in linea con quanto dichiarato dall’azienda sulla ripresa delle consegne, dei ricavi e della gestione degli stock. La liquidità industriale totale disponibile al 30 giugno 2025 era pari a 47,2 miliardi di euro, superiore al rapporto target prefissato rispetto ai ricavi netti. Stock complessivo di 1,2 milioni di unità al 30 giugno 2025, +1% rispetto alla fine del 2024, con i nuovi prodotti lanciati e le consegne consolidate cresciute del +5% in sequenza. La società ha ristabilito la “guidance” e si attende un continuo e progressivo miglioramento nel secondo semestre.

I dazi

Nella relazione il gruppo ha anche aggiornato le proprie stime dell’impatto tariffario netto dei dazi a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 0,3 miliardi di euro registrati nel primo semestre.

L’azienda mantiene «un forte e costante dialogo con i legislatori di riferimento, portando avanti nel contempo una pianificazione degli scenari a lungo termine». «Come abbiamo detto fin dal primo giorno, capiamo e supportiamo la strategia generale dell’amministrazione del presidente Trump per spingere l’occupazione e la produzione degli Oem (original equipment manufacturer) e dei fornitori americani, usando anche i dazi come uno strumento», ha spiegato l’amministratore delegato Antonio Filosa. «Ora siamo in una fase in cui gli Stati Uniti negoziano sui dazi con singoli Paesi o gruppi di Paesi. Noi vorremmo che fosse riconosciuto in modo adeguato che anche nei veicoli prodotti nelle fabbriche fuori dagli Stati Uniti, in Canada e in Messico per esempio».

Le prospettive

Il 2025 «si sta rivelando un anno caratterizzato da difficoltà, ma anche da graduali miglioramenti. Confrontando il primo semestre del 2025 con il secondo semestre del 2024, sono evidenti i segnali di progresso, sotto forma di migliori volumi, ricavi netti e Aoi, nonostante l’intensificarsi delle difficoltà esterne». Ha spiegato il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, commentando i risultati. «Il nostro nuovo Leadership Team, pur mantenendo un atteggiamento realista rispetto alle sfide che ci attendono, continuerà a prendere decisioni difficili ma necessarie per ripristinare una crescita redditizia e ottenere risultati significativamente migliori». Per poi aggiungere: «Stiamo aggiornando il nostro piano strategico a lungo termine, che avremo il piacere di presentarvi in occasione del Capital Markets Day all’inizio del 2026».

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