Sarebbero più di dieci le vittime della sparatoria avvenuta sulla spiaggia di Bondi Beach a Sydney, in Australia, durante la celebrazione ebraica dell’Hanukkah.
Secondo fonti governative del Nuovo Galles del Sud il bilancio delle vittime sarebbe destinato a salire. La polizia australiana ha confermato l’arresto di due persone, ma le autorità esortano la popolazione a evitare l’area.
L’attacco è avvenuto mentre circa duemila membri della comunità ebraica si erano radunati per l’accensione della prima candela di Hanukkah.
La Procura locale ha avviato un’indagine per chiarire la dinamica e le motivazioni dietro l’assalto, mentre si cerca di comprendere come sia stato possibile un simile evento in un luogo così affollato.
Immediato l’intervento dei soccorritori e della polizia. Molti dei presenti si sono dispersi, alcuni gettandosi in acqua per cercare riparo. Su X, la polizia australiana ha diramato avvisi per invitare chiunque fosse nell’area a mettersi al sicuro e a rispettare le direzioni. «Due persone sono in custodia della polizia a Bondi Beach; tuttavia, l’operazione della polizia è in corso e continuiamo a esortare le persone a evitare l’area. Si prega di rispettare tutte le indicazioni della polizia. Non oltrepassare le linee della polizia», si legge sull’account ufficiale.
Il presidente della Zionist Federation of Australia, Jeremy Leibler, ha espresso il forte impatto emotivo sulla comunità: «La comunità ebraica è sotto shock. C’erano duemila membri della comunità ebraica che celebravano Hanukkah, accendendo insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in massima allerta», ha dichiarato al Jerusalem Post.
Immediate sono state anche le reazioni istituzionali. Il premier australiano Anthony Albanese ha espresso il suo sgomento in una nota ufficiale: «Le scene a Bondi sono scioccanti e angoscianti. Polizia e soccorritori sono sul posto per salvare vite. I miei pensieri sono con ogni persona coinvolta».
Albanese ha aggiunto di essere in stretto contatto con il Commissario della Polizia Federale Australiana (AFP) e con il premier del Nuovo Galles del Sud per coordinare la risposta.










