Aumenta il numero di insegnanti che sfrutta i social media per promuovere la propria immagine o fatturare entrate extra. Nulla di male finché quanto viene pubblicato sulle piattaforme non arrechi danni all’immagine della categoria professionale, o possa arrecare danno alla formazione degli scolari.
Il ministero dell’Istruzione ritenendo che, come già accade per i dipendenti pubblici, questi debbano “evitare dichiarazioni, immagini o commenti che possano danneggiare il prestigio o l’immagine dell’amministrazione”, sta lavorando – con l’aiuto di una commissione di giuristi – a un codice ufficiale per tutto il personale scolastico italiano che contiene un capitolo dedicato all’uso dei media e dei social, in linea con il Codice di comportamento nazionale per i dipendenti pubblici.
Tra le linee guida non solo i comportamenti “social” da tenere verso le istituzioni, ma anche cosa poter mostrare in rete e l’utilizzo della piattaforma “Onlyfans”. Proprio in merito a “Of” c’è il di una maestra d’asilo di ispirazione cattolica di Varago di Maserada, in provincia di Treviso, che posta contenuti su OnlyFans.
La donna è anche bodybuider e, mentre i vertici della scuola dove lavora discutevano di una eventuale “punizione”, lei si è difesa usando lo stesso portale, dove ha detto di amare il proprio corpo, di “volerlo mostrare e che questo non fa di lei una cattiva persona“.