Jannik Sinner torna in campo dopo tre mesi di assenza per squalifica. Il numero uno del tennis italiano (e mondiale) sceglie gli Internazionali d’Italia per rientrare nel circuito. A Roma affronterà al debutto il tedesco Daniel Altmaier: un avversario da non sottovalutare, utile per misurare subito lo stato di forma dopo lo stop.
Lontano dalle competizioni ufficiali per un lungo periodo, Sinner non ha nascosto le difficoltà vissute durante la sospensione: «Il momento più duro è stato all’inizio. Non potevo assistere a eventi sportivi, nemmeno una partita di calcio o una corsa ciclistica. Però ho ritrovato del tempo prezioso con la mia famiglia». Un tempo utile anche per rimettere a fuoco le priorità: «La mia routine è stata stravolta, ho capito cosa per me è davvero importante. Sono le persone fuori dal campo a darmi la felicità».
Il 23enne altoatesino non cerca vendette né rivincite. Con la maturità che lo ha sempre contraddistinto, ha accettato la pausa forzata come parte del percorso. «Non abbiamo avuto fretta nei primi giorni, sono contento degli allenamenti. Mi sento più libero da tutta questa faccenda, fuori dal campo è fondamentale avere le persone giuste vicino», ha detto, confermando che lo staff e l’atteggiamento restano quelli del 2024.
Tra gli spunti più significativi, Sinner ha anche accennato a un certo isolamento vissuto nel momento più delicato: «C’è chi si è fatto sentire subito dopo la squalifica e chi no. Non faccio nomi, ma mi aspettavo qualcosa da alcune persone. Alla fine è uno sport individuale: ognuno pensa a vincere».
E sulla popolarità crescente che lo accompagna, ha risposto con semplicità: «Sono un ragazzo di 23 anni, bravo a giocare a tennis. Non cambio il mondo. Il successo non cambia ciò che sono e da dove sono partito».