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Sicurezza a scuola, dati preoccupanti: 71 crolli in un anno e oltre 78mila infortuni negli edifici scolastici

Un campanello d’allarme risuona forte e chiaro sul tema della sicurezza scolastica in Italia. Secondo il XXIII rapporto di Cittadinanzattiva, tra settembre 2024 e settembre 2025 si sono verificati 71 crolli negli istituti scolastici, un dato in aumento rispetto ai 69 dell’anno precedente. A questo si aggiungono i 78.365 infortuni certificati dall’INAIL nel 2024, ben 7.463 in più rispetto all’anno precedente.

I dati, raccolti dall’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, mettono in evidenza la fragilità degli edifici scolastici italiani, molti dei quali sono stati costruiti prima dell’introduzione di normative antisismiche.

Secondo Cittadinanzattiva, la causa principale di questa situazione è l’età avanzata delle strutture. Circa la metà degli edifici scolastici italiani ha infatti circa 60 anni e il 49% è stato costruito prima del 1976, anno in cui entrò in vigore la normativa antisismica.

Questa realtà, sottolinea il rapporto, rende evidente la necessità di interventi urgenti e mirati per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico. L’incremento degli infortuni e dei crolli è un monito che non può essere ignorato, specialmente in un Paese ad alto rischio sismico.

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