Per i ragazzi nati nel 2007 la maturità sarà diversa da quella affrontata dalle generazioni precedenti. Il nuovo decreto ministeriale ridisegna infatti la struttura dell’esame di Stato, introducendo modifiche significative sia sul fronte delle commissioni che delle prove.
Le modifiche
Intanto, si chiamerà di nuovo “Esame di maturità” e non più “Esame di Stato”. Le commissioni saranno composte da un presidente esterno, due commissari esterni e quattro interni, suddivisi tra le due classi abbinate. Resta l’impianto tradizionale con la prima e la seconda prova scritta, a cui in alcuni indirizzi si aggiungerà una terza, seguite dal colloquio orale. Viene introdotto però un principio chiaro: l’esame sarà considerato valido solo se lo studente affronterà tutte le prove previste, soprattutto l’orale dopo le forme di contestazione della scorsa estate.
Il colloquio terrà conto anche del curriculum dello studente, documento che fotografa l’intero percorso formativo, comprese attività extrascolastiche e meriti maturati al di fuori delle aule. Inoltre, chi raggiungerà almeno 97 centesimi potrà ottenere un bonus fino a tre punti, premio pensato per valorizzare le eccellenze.
Novità anche per le prove Invalsi, che non saranno più indicate con punteggi numerici ma in forma descrittiva, riportate in una sezione dedicata solo al termine dell’esame. Una scelta che intende ribadire la funzione orientativa e non punitiva di queste prove standardizzate.
E i ragazzi che ne pensano? «Aspettiamo di vedere il testo completo – dice la liceale Gaia – ma ancora una volta non siamo stati consultati».