Gli archeologi che da oltre vent’anni scavano a Laodicea, l’antica capitale della Frigia, hanno riportato alla luce un imponente edificio consiliare romano risalente a 2.050 anni fa. La struttura, utilizzata probabilmente come parlamento per governare l’intera regione, si trovava al centro della città, in una zona nevralgica che ospitava anche l’agorà e uno stadio di dimensioni eccezionali.
L’edificio, costruito alla fine del I secolo a.C. sotto l’imperatore Augusto e rimasto in uso fino al VII secolo d.C., presenta una pianta architettonica unica per la regione: muri pentagonali e una facciata esagonale, uno stile mai documentato prima in Asia Minore. Al suo interno, due livelli di sedute semicircolari potevano ospitare tra i 600 e gli 800 membri del consiglio.
Nomi incisi e una statua misteriosa
Uno dei dettagli più affascinanti della scoperta è la presenza di nomi incisi sui sedili in marmo, che hanno permesso di identificare i presidenti del consiglio e altri funzionari. «Un dettaglio che ci ha permesso di identificare alcuni degli amministratori che governavano Laodicea», ha dichiarato Celal Şimşek, direttore degli scavi e docente dell’Università di Pamukkale.
Al centro della sala, gli archeologi hanno rinvenuto una statua marmorea di un alto magistrato. Curiosamente, mentre il corpo è stato datato al II secolo d.C., la testa risale a due secoli prima, suggerendo una pratica di riutilizzo o sostituzione delle statue per rappresentare i nuovi amministratori nel corso del tempo.