ROMA (ITALPRESS) – La cronicità della sclerosi multipla oggi richiede sempre di più una corretta interazione tra ospedale e territorio, attraverso un supporto domiciliare delle cure per ottimizzare la gestione del percorso dei pazienti a beneficio della loro qualità di vita e a favore della sostenibilità del SSN.
Con questo obiettivo, Novartis lancia MS Kare, un nuovo programma di supporto per le persone con diagnosi di sclerosi multipla, “che consente di convivere con maggiore sicurezza e serenità il proprio percorso terapeutico, alleggerendo il burden complessivo della malattia da un duplice punto di vista, sia del centro che del paziente stesso”, si legge in una nota.
Il progetto nasce con l’obiettivo di migliorare la presa in carico complessiva del paziente in tutte le fasi del suo percorso di cura, dall’effettuazione a domicilio degli esami ematochimici di screening, con refertazione on line a disposizione di medico e paziente, al percorso di coaching con infermiere dedicato a supporto del paziente, nonchè durante tutto il percorso terapeutico, attraverso servizi che accompagnano il paziente e gli forniscono soluzioni volte ad agevolarlo come la consegna domiciliare del farmaco e un call center dedicato per rispondere ad eventuali domande.
“La sclerosi multipla cambia radicalmente la vita delle persone costrette a conviverci: alla diagnosi e all’inevitabile percorso di malattia cronica e degenerativa si aggiungono ulteriori difficoltà di natura psicologica, relazionale e lavorativa, ogni contesto di vita e progetto deve fare i conti con la presenza della malattia e della sua gestione, impattando sulla qualità di vita della persona ma anche su quella di famigliari e caregiver – commenta Mario Alberto Battaglia, Presidente Fondazione Italiana Sclerosi Multipla e Direttore Generale Associazione Italiana Sclerosi Multipla -. Ecco perchè è fondamentale che la presa in carico della persona con SM sia omnicomprensiva e personalizzata, ma soprattutto centrata sulla persona e i suoi bisogni. In questo auspicabile cambio di paradigma la domiciliazione della cura, dell’assistenza, della formazione e del consulto, riveste pertanto un ruolo cruciale”.
Il programma si inserisce nel percorso di cure stabilito dal clinico sulla base delle caratteristiche del singolo paziente e offre una serie di servizi in grado di migliorare la gestione domiciliare della terapia in ogni sua fase, così da assicurare l’aderenza e migliorare la qualità di vita per il paziente in terapia.
“Nella domiciliazione della gestione di patologie croniche e complesse come la sclerosi multipla, la telemedicina e l’e-health sono ormai realtà imprescindibili. L’introduzione di strumenti digitali ci richiede di ripensare il nostro modello tradizionale di presa in carico e di relazione con il paziente cronico offrendo innumerevoli vantaggi primo fra tutti il monitoraggio costante per assicurare la gestione in sicurezza della terapia più idonea per lui”, dichiara Damiano Paolicelli, Professore di Neurologia dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e Responsabile del Centro SM, Policlinico di Bari.
La Sclerosi Multipla, con la sua natura cronica e progressiva e l’elevata incidenza nella fascia più giovane e produttiva della società (20-40 anni), ha un peso notevole sulla formazione scolastica, sulla vita professionale, su quella di relazione ed in generale sull’autonomia dell’individuo; caratteristiche che la rendono una delle malattie neurologiche a più alto impatto sulla popolazione italiana.
“Per Novartis reimmaginare la medicina significa non solo rendere disponibili opzioni terapeutiche innovative ed efficaci in grado di cambiare la storia della malattia, ma anche offrire soluzioni che possano rispondere in modo concreto ai bisogni insoddisfatti di pazienti e operatori sanitari, contribuendo ad una sanità sempre più efficiente e sostenibile – ha dichiarato Paola Coco – Chief Scientific Officer and Medical Affairs Head di Novartis Italia – Questo progetto di supporto al paziente si inserisce in un percorso più ampio che, come Azienda, abbiamo già avviato in linea con l’indirizzo del PNRR che stimola la territorialità delle cure”.
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