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Sciopero nazionale, dai treni all’industria: disagi e ritardi in tutta Italia. Chi sciopera oggi e perché

Nuovo sciopero nazionale oggi, venerdì 23 maggio, a sostegno del rinnovo contrattuale. Ferme ferrovie, scuole e industrie con disagi in tutta Italia. L’Unione Sindacale di Base ha proclamato otto ore di sciopero nazionale in tutta l’industria, per tutti i turni di lavoro. Una mobilitazione che parte dalla trattativa in corso per il rinnovo del Ccnl metalmeccanici,…
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Nuovo sciopero nazionale oggi, venerdì 23 maggio, a sostegno del rinnovo contrattuale. Ferme ferrovie, scuole e industrie con disagi in tutta Italia. L’Unione Sindacale di Base ha proclamato otto ore di sciopero nazionale in tutta l’industria, per tutti i turni di lavoro.

Una mobilitazione che parte dalla trattativa in corso per il rinnovo del Ccnl metalmeccanici, ma che mette al centro anche la crisi dell’apparato industriale italiano, il tema della redistribuzione del tempo e della ricchezza, la sicurezza nei luoghi di lavoro, e un netto no alla guerra e al riarmo. 

Alla stazione di Roma Termini si registrano cancellazioni e ritardi, in alcuni casi anche di 100 minuti come per i regionali per Formia e Nettuno. L’agitazione nel settore dei treni è stata proclamata dalle ore 1:00, di venerdì 23 maggio, alle ore 23:59 da alcune sigle sindacali autonome del personale del Gruppo Fs Italiane, Trenitalia, Trenitalia Tper, come comunicano le Ferrovie dello Stato in una nota. 

I servizi essenziali sono garantiti dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Inoltre a questo link è consultabile l’elenco dei servizi garantiti. 

A causa dello sciopero nazionale, proclamato da CSLE (Confederazione Sindacale Lavoratori Europei) e CONALPE, nell’intera giornata di oggi sono previsti disagi nell’erogazione dei servizi scolastici di ogni ordine e grado. A incrociare le braccia infatti sia i docenti sia il personale Ata, a tempo determinato e indeterminato. 

Usb è in prima linea nelle vertenze: Acciaierie d’Italia, “basta commissariamenti fallimentari, serve la nazionalizzazione del polo siderurgico”, fa sapere l’Unione sindacale di base; Stellantis, “un disastro annunciato che richiede una risposta pubblica forte; Jabil, Flextronics, Softlab, Jsw Piombino, STMicroelectronics, “storie diverse, stesso risultato, tagli, cessioni, delocalizzazioni, esuberi travestiti da incentivi all’uscita”. 

Lo sciopero, a sostegno del rinnovo contrattuale, non coinvolgerà il personale della manutenzione infrastrutture di Rfi che ha già scioperato l’11 aprile scorso. Lo comunica Usb, ricordando che la protesta “si colloca nel percorso sviluppato dal basso, insieme ad Assemblea Nazionale del personale viaggiante, Cub e Sgb, che da mesi vede scioperi, con percentuali di adesione eccezionali, per reclamare salari migliori, condizioni di lavoro sostenibili, recupero di tutele per salute e sicurezza”. 

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