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Santanchè, la sfiducia alla Camera non passa: «Non sono sola e continuerò a combattere»

In Aula alla Camera la ministra del Turismo Daniela Santanchè è intervenuta per il seguito della discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti e poi respinta dalla maggioranza. La ministra però è tuttora rinviata a giudizio a Milano per falso in bilancio nell’indagine sulla società della galassia Visibilia. «Io sono l'emblema, lo rappresento plasticamente, di…
(foto Mauro Scrobogna / LaPresse)Tourism Minister Daniela Santanchè during the discussion on the motion of no confidence against her. Chamber of Deputies in Rome, Monday February 10 2025. (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

In Aula alla Camera la ministra del Turismo Daniela Santanchè è intervenuta per il seguito della discussione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti e poi respinta dalla maggioranza. La ministra però è tuttora rinviata a giudizio a Milano per falso in bilancio nell’indagine sulla società della galassia Visibilia.

«Io sono l’emblema, lo rappresento plasticamente, di tutto ciò che detestate, un preconcetto: voi non volete combattere la povertà volete combattere la ricchezza. Io sono l’emblema, il male assoluto. Sì sono quella che porta i tacchi da 12 centimetri, quella del Twiga e Billionaire: il mio numero di telefono è sempre lo stesso ed io sono la stessa persona, quel numero che anche voi avete chiamato… e mi fermo quà, perché sono una signora».

Accanto alla ministra sono presenti i ministri Valditara, Foti, Schillaci, Casellati, Bernini, Roccella, Calderoli, Abodi, Giuli e Ciriani. Assenti invece la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani.  

«Io non mi sento sola e ringrazio i colleghi che sono qui al mio fianco. Io non mi sento sola neanche in questa nazione: nella battaglia per il garantismo credo che ci sia la maggioranza degli italiani»

«Vi do una notizia – ha poi aggiunto – potete usare strumentalmente le persone, potete convincere giornalisti della stampa amica, di trasmissioni televisive, o qualche Pm, pochi grazie a Dio, ma non riuscirete mai a farmi diventare come voi.

Avrò sempre il mio tacco 12, il sorriso sulle labbra, sarò battagliera, perché sono felice di vivere e sono contenta di lavorare a favore di un principio e non contro qualcuno, abitudine che in certe case esiste».

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