Il rinnovo contrattuale per gli operatori sanitari 2022-2024 prevede un aumento di 172 euro lordi al mese, pari a 2.245 euro l’anno. Secondo i sindacati tuttavia questo incremento nella busta paga non basta a compensare la perdita di potere d’acquisto dovuta a un’inflazione cumulata del 17%.
L’Aran, che ha definito la proposta, prevede aumenti distinti: 135 euro per lo stipendio tabellare, 15,66 euro per l’indennità di specificità infermieristica, 6,52 euro per quella di pronto soccorso e 15,52 euro per le risorse decentrate. Gli aumenti delle indennità specifiche rappresentano il 22% dell’incremento totale, mentre lo stipendio tabellare incide per il 78%.
Nonostante l’accordo, la firma del contratto è ancora incerta. La Cgil, infatti, ha rifiutato l’intesa, ritenendo che le risorse non siano sufficienti, mentre Cisl, Nursind e Fials, che insieme rappresentano il 47% dei lavoratori, hanno accettato la proposta.
Oltre agli aumenti salariali, il rinnovo del Ccnl potrebbe migliorare la qualità della vita lavorativa con l’introduzione della settimana corta, che riduce il numero e la durata dei turni. Inoltre, il personale più anziano potrebbe essere esonerato dai turni notturni e dalla pronta disponibilità.