Curarsi? È cosa per ricchi. Non è uno slogan populista, ma la realtà. Crescono anche in Puglia il numero di assicurazioni private di cittadini che decidono, come accade in America, di affidarsi ad una cassa integrata per evitare le liste d’attesa, per avere una copertura per le cure mediche, per ottenere in tempi veramente celeri trattamenti d’emergenza, per tutelarsi nel ricovero e nella convalescenza, e talvolta anche nei percorsi di prevenzione. I costi? Variano. Si va dall’assicurazione che costa 20 euro al mese a quella che offre servizi specialistici, suite per curarsi che arriva anche a 10mila euro l’anno. Il punto è che se un tempo era un sistema integrato con quello pubblico, oggi l’assicurazione per la salute prende sempre più clienti. Addirittura viene pubblicizzata.
I numeri
Solo in Puglia nell’ultimo anno si è avuto un incremento del 300 per cento, con picchi (dopo il Covid) che arrivano anche a 3mila sottoscrizioni in due mesi. In questo modo si facilita l’accesso ai servizi sanitari perchè se una persona va in una struttura in convenzione con una assicurazione privata in poco tempo viene trattata o comunque anche in uno ospedale convenzionato (magari di quelli molto noti al nord) viene trattato con più celerità.
Secondo Apogeo broker una altra tendenza importante per il 2025 è la crescente flessibilità delle polizze sanitarie. Le compagnie stanno iniziando a offrire pacchetti personalizzati, che permettono ai clienti di scegliere le coperture più adatte alle loro esigenze specifiche. Ad esempio, i clienti possono scegliere di includere o escludere coperture per trattamenti specialistici, ricoveri ospedalieri o farmaci costosi. Addirittura lo psicologo.
Le reazioni
E’ un segno dei tempi, della poca fiducia che si ha nel sistema sanitario. E in un servizio pubblico che, anche quando presenta delle eccellenze, arranca per mancanza di personale. «In Puglia viviamo ogni giorno un’emergenza sanitaria silenziosa, fatta di ospedali sotto organico, pronto soccorso in difficoltà, carenza di medici sul territorio e liste d’attesa interminabili. A pagarne il prezzo sono soprattutto gli anziani, le persone fragili, le famiglie con minori risorse economiche», afferma Antonio Castelluccio, segretario generale Cisl Puglia. E il sindacalista continua: «Il diritto alla salute è un principio costituzionale irrinunciabile, e non può trasformarsi in un privilegio per pochi. Negli ultimi anni si stima che oltre due milioni di persone in Italia hanno rinunciato alle cure per ragioni economiche». E sul boom delle assicuraizoni private Castellucci aggiunge: «Ci sembra necessario e giusto sostenere che non si debba scegliere se curarsi o addirittura pagare una bolletta o indebitarsi, o finanche essere indotti a stipulare assicurazioni private per consentire visite o esami diagnostici più celeri nella tempistica. La sanità non può diventare un lusso».