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Sanatoria fiscale per meno tasse o per favorire un altro condono? L’emendamento in arrivo alla Camera

Non è un ennesimo condono varato dal Governo, ma un modo per venire incontro a una potenziale platea di contribuenti che avrebbero così l’opportunità di un ravvedimento speciale che, secondo stime, dovrebbe interessare una platea potenziale di oltre due milioni di partite Iva e portare nelle casse dello Stato oltre 1 miliardo di euro, e…
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Non è un ennesimo condono varato dal Governo, ma un modo per venire incontro a una potenziale platea di contribuenti che avrebbero così l’opportunità di un ravvedimento speciale che, secondo stime, dovrebbe interessare una platea potenziale di oltre due milioni di partite Iva e portare nelle casse dello Stato oltre 1 miliardo di euro, e dunque garantire un importante contributo per le risorse destinate a tagliare le tasse al ceto medio, ma anche – come seconda ipotesi, in verità più probabile secondo gli analisti – per rilanciare la pace fiscale con la manovra d’autunno.

L’applicazione

Il “ravvedimento”, previsto da un emendamento al decreto fiscale approvato in commissione Finanze alla Camera, sarà nell’emiciclo di Montecitorio lunedì e dopo il via libera passerà al Senato per l’ok definitivo prima della pausa estiva. L’emendamento proposto dal presidente Marco Osnato (FdI), è stato parzialmente rivisto ed è collegato al concordato preventivo biennale 2025-2026.

I beneficiari

A trarre vantaggi dal provvedimento saranno esclusivamente le partite Iva che entro il 30 settembre aderiranno al concordato preventivo biennale 2025-2026 per sanare le controversie con il fisco. Il nuovo provvedimento introduce una forma speciale di regolarizzazione fiscale, pensata per sanare le irregolarità relative agli anni dal 2019 al 2023. Riguarda i contribuenti che hanno utilizzato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e che aderiscono al concordato preventivo biennale per il periodo 2025-2026: l’imposta da versare sarà determinata in base al livello di affidabilità fiscale attribuito.

Il calcolo

Il ravvedimento speciale interesserà le annualità 2019-23 e prevede oneri più leggeri per i soggetti più virtuosi e più alti per quelli meno affidabili in base al punteggio degli Indicatori sintetici di affidabilità (Isa). L’imposta sostitutiva per le imposte sui redditi e le addizionali sarebbe al 10% con Isa tra 8 e 10; al 12% fino al 6 e al 15% con Isa dal 5 in giù. L’imponibile aggiuntivo segue la stessa ratio ma livelli diversi: dal 5% per chi ha il massimo dello score al 50% per voti dal 3 in giù.

Il cambiamento

Naturalmente il nuovo ravvedimento modifica la tabella di marcia dei versamenti rispetto all’edizione precedente. I pagamenti andranno eseguiti o in un’unica tranche entro una finestra di tre mesi e mezzo tra il primo gennaio e il 15 marzo del prossimo anno o con un massimo di dieci rate mensili. Secondo stime. Il gettito stimato dovrebbe attestarsi ai livelli della precedente edizione del ravvedimento pari a oltre 1 miliardo di euro.

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