La prevenzione Ăš la chiave per rimanere in salute, adottare stili di vita sani Ăš il primo pilastro di questo approccio. Oltre a migliorare la qualitĂ della vita, ciĂČ comporta un risparmio economico significativo per il Paese: da un lato per la riduzione dei costi diretti legati allâassistenza sanitaria, dallâaltro per il recupero di produttivitĂ , grazie a una popolazione piĂč attiva, presente e in buona salute.
Basti pensare che, solo con azioni di contrasto al fumo, agli alcolici, alla sedentarietĂ e alla cattiva alimentazione si potrebbe risparmiare ben oltre un miliardo di euro lâanno solamente per i costi sanitari diretti. Il dato emerge dal lancio del ‘The Observatory of the Economics of Public Health – Osservatorio sullâEconomia della Salute Pubblica’, per il cambiamento del sistema sanitario italiano fondato dallâAlta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell’UniversitĂ Cattolica.
In Italia, il fumo continua a rappresentare una delle principali sfide per la salute pubblica, con una percentuale di fumatori pari a oltre il 19, stabile da un decennio. In questo contesto, se metĂ dei fumatori italiani modificasse le proprie abitudini consumo optando per prodotti alternativi senza combustione, si potrebbero ottenere risparmi significativi per il Servizio Sanitario Nazionale, che potrebbero superare i 700 milioni di euro allâanno.
Inoltre in Italia, quasi il 3% della popolazione Ăš grande consumatore di alcol, con effetti devastanti sulla salute, come danni al fegato, problemi cardiaci, ipertensione e un maggiore rischio di tumori.
Se una persona su 1.000 riducesse il consumo di alcol ai livelli raccomandati (massimo due unitĂ al giorno per gli uomini, una per le donne), il Ssn potrebbe risparmiare 60 milioni di euro allâanno.