«Ricordo che Cesar mi aveva offerto un drink che mi aveva detto di bere tutto d’un sorso. Subito dopo il vuoto. Non ricordo più nulla». Questo l’inizio di un drammatico racconto di una ragazza di vent’anni drogata in discoteca e violentata in un parcheggio a Roma da un’uomo che l’aveva reclutata come ragazza immagine. Prima il drink bevuto tutto d’un fiato, poi la perdita di memoria durata qualche ora. È accaduto, secondo quanto apprende La Presse, la notte tra l’11 e 12 ottobre del 2024 al Tiburtino a Roma, nella discoteca ‘El Taboo’.
La ragazza ventenne sarebbe stata drogata da un 36enne peruviano, Augusto Cesar Martinez. L’uomo, conosciuto nelle discoteche romane come promoter e impresario di ragazze immagine, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata per aver agito abusando delle condizioni di inferiorità fisiche e psichiche della vittima causate dall’aver somministrato lui stesso sostanze narcotizzanti e stupefacenti a insaputa della vittima.
Le indagini della polizia giudiziaria del distretto di Primavalle, diretto dalla prima dirigente Stefania D’Andrea, sono iniziate subito dopo la segnalazione dei medici del pronto soccorso dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, dove la vittima era stata portata dalla madre in forte stato confusionale e con diversi lividi ed ecchimosi sul collo.
«È grazie a mia madre – racconta la ragazza – che sono salva perché, visto che da ore non le rispondevo al telefono, mi ha localizzata con l’app». Gli investigatori del Ris, che hanno effettuato gli esami del Dna sul perizoma della 20enne hanno trovato corrispondenza con quello del presunto stupratore.