«La voce delle armi deve tacere. Rinnovo la mia vicinanza al popolo ucraino ed esorto i responsabili a rinunciare alla via della guerra per intraprendere quella dei negoziati». All’Angelus in piazza San Pietro, papa Leone XIV ha rivolto un nuovo appello per la pace in Ucraina.
Il Pontefice ha condannato la «pandemia delle armi», ricordando anche le vittime della recente sparatoria di Minneapolis. «Preghiamo soprattutto per i bambini, basta con strumenti di morte che infettano il mondo». Leone XIV ha poi espresso dolore per la tragedia migratoria avvenuta al largo della Mauritania, dove oltre cinquanta persone hanno perso la vita e un centinaio risultano disperse mentre tentavano di raggiungere le Canarie: «Le nostre società sappiano accogliere e mettere in pratica la Parola del Signore».
Nella riflessione sul Vangelo, il Papa ha invitato a non ridurre l’esistenza a una corsa ai primi posti. «Chi si esalta mostra solo insicurezza, chi ha compreso di essere prezioso agli occhi di Dio sa vivere l’umiltà, che è vera libertà». Un invito poi a trasformare competizione e vanità in fraternità e servizio reciproco.
