All’indomani del caso di malaria, importata dal Congo in Italia, e risultato fatale al 55enne di Trevignano, morto poi in Italia per le varie complicazioni della malattia, l’Iss (Istituto Superiore della Sanità) rassicura spiegando come al momento in Italia non ci sia alcun allarme per una possibile pandemia e che i casi registrati nel Paese siano per l’appunto, riconducibili a persone che arrivano nei nostri confini da territori a rischio.
Gli esperti della Fnomceo (la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) hanno però ricordato come nel 2022 a Lecce (Puglia) fu scoperto un singolo esemplare di Anopheles maculipennis, insetto storico vettore di malaria.
.«La scoperta di Anopheles sacharovi, considerata scomparsa dall’Italia da oltre 50 anni, ha una forte rilevanza e impatto sanitario. Ci dice che alcune aree meridionali del nostro Paese potrebbero essere diventate più adatte di un tempo recente a ospitare vettori di malattia».