Categorie
Italia Politica

Rimpatri e difesa Ue, Ursula von der Leyen al “pit stop” dei 100 giorni

«Gli Stati Uniti sono da oltre ottant’anni il nostro più stretto alleato, anche se emergono spesso opinioni diverse, si riescono a superare se si guardano i nostri obiettivi comuni». La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen durante il suo discorso a 100 giorni dall’insediamento a Bruxelles per il suo secondo mandato, ha detto senza mezzi termini come stanno le cose rispetto all’alleato americano. «Ovviamente gli Stati Uniti sono alleati, ma non significa che il modello europeo che abbiamo avuto negli ultimi 25 o 30 anni sia ancora quello giusto e cioè che la maggior parte della responsabilità della difesa ricada sugli Stati Uniti. Dobbiamo anche noi assolvere alle nostre responsabilità».

Per un’Europa più forte

La presidente è poi tornata sul piano ReArm Europe presentato nei giorni scorsi a Bruxelles e discusso tra i membri del Consiglio europeo. «Abbiamo l’opportunità di costruire un’Europa più forte, più prospera e più sicura – ha ribadito – dobbiamo liberare tutto il nostro potenziale, di fronte a minacce concrete». Von der Leyen non ha nemmeno escluso future collaborazioni in materia con Paesi con visioni simili, come Regno Unito, Norvegia e Canada. «Gli sforzi di difesa dell’Europa possono dare un impulso massiccio a un mercato unico più commpetitivo nel medio e lungo termine», ha affermato annunciando per le prossime settimane la convocazione, per la prima volta, di un primo Consiglio di sicurezza, che includerà tutti i commissari europei. Riguardo alle critiche avanzate da alcuni Paesi membri, tra cui l’Italia, rispetto al nome del piano per il riarmo europeo. «Il nome descrive quello che sta avvenendo. Dopo la fine della guerra fredda la spesa è scesa, si è andato incontro ad un livello di investimenti insufficiente».

La questione migratoria

Sulla questione migratoria e in particolare dei rimpatri, von der Leyen è decisa ad adottare un regolamento. «Proporremo regole comuni con il nuovo ordine di rimpatrio europeo e il riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio da parte degli Stati membri – ha annunciato durante la conferenza stampa – Coloro che vengono rimpatriati forzatamente riceveranno un divieto di ingresso e saremo più severi laddove ci siano rischi per la sicurezza».

Su Ucraina e Russia

Rispetto alla guerra in corso alle porte dell’Europa tra Ucraina e Russia ha ribadito ancora una volta il sostegno dell’Unione alla causa di Zelensky. «Dobbiamo assicurarci che Kiev sia in una posizione tale da poter continuare a combattere, finché non avremo raggiunto una pace giusta e duratura». La Russia, secondo von der Leyen, continua a guadagnare dal petrolio, anche senza il commercio con l’Ue e nonostante un quadro economico complicato dalle sanzioni mondiali. «Hanno tassi di interesse alle stelle e l’inflazione che sta aumentando vertiginosamente», ha affermato. La dipendenza europea dalle fonti energetiche russe è ormai molto limitata. «La dipendenza dal gas russo era del 45% all’inizio della guerra. È stata ridotta del 75%. La dipendenza dal carbone era del 50%: oggi è zero. Per quanto riguarda il petrolio ora la cifra è del 3%». La proposta europea presentata da von der Leyen, quindi, punta a dare all’Ue un ruolo di primo piano nei tempi turbolenti che viviamo. «Fin dal primo giorno dal nuovo insediamento come commissione stiamo puntando su prosperità, sicurezza e democrazia».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version