Tempi lunghi e forti disparità regionali nei rimborsi fiscali. Questo emerge dall’analisi del Centro studi di Unimpresa, che evidenzia un’Italia fiscale a due velocità. I contribuenti più penalizzati si trovano in Valle d’Aosta (90 giorni di attesa), Sicilia (89) e Lombardia (88), mentre i più veloci rimborsi si registrano in Friuli-Venezia Giulia (44 giorni), Umbria (54) e nel Centro operativo di Pescara (56).
La Lombardia, pur ricevendo la quota più alta di rimborsi (5,03 miliardi di euro), presenta tempi tra i più lunghi, segno che volumi elevati non sempre si accompagnano a efficienza. Il tempo medio nazionale è di 74 giorni, con un’erogazione complessiva di 19,47 miliardi distribuiti su base regionale.
Per Unimpresa, la situazione è inaccettabile: «Non possono esserci contribuenti di serie A e B – spiega il consigliere nazionale Marco Salustri – servono digitalizzazione, più personale e criteri minimi di efficienza validi per tutti». I ritardi non sono sempre legati ai carichi di lavoro, ma spesso a inefficienze organizzative delle sedi locali dell’Agenzia delle Entrate. Il divario nei tempi mina la fiducia dei cittadini e richiede interventi strutturali per garantire equità fiscale su tutto il territorio nazionale.