Il Consiglio dell’Agcom, alla luce dei dati di monitoraggio, ha adottato un provvedimento di richiamo alla Rai e a tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici operanti in ambito nazionale, affinché garantiscano un’adeguata copertura informativa sui cinque temi oggetto dei referendum indetti per i giorni 8 e 9 giugno. Il richiamo – informa una nota – «ha l’obiettivo di offrire ai cittadini un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti referendari e sulle ragioni a sostegno delle opzioni di voto». La decisione è arrivata ieri dopo che con un comunicato Viale Mazzini aveva tentato di difendersi dalle accuse mosse dalle opposizione nei giorni scorsi.
«Pur in un momento complesso e segnato dalla scomparsa di Papa Francesco e dalla successiva elezione di Papa Leone XIV – che hanno polarizzato l’attenzione dei media, non solo in Italia – Rai ha garantito numerosi spazi dedicati ai temi oggetto di referendum. In particolare – oltre a Tg e Gr – gli argomenti sono stati trattati da Porta a Porta, In Mezz’ora, Tango, Il Cavallo e la Torre, Agorà, Un Alieno in Patria e la Direzione Approfondimento si è prontamente attivata, invitando tutte le strutture editoriali a intensificare e consolidare la copertura informativa», si puntualizzava.
La polemica
Parole che non sono servite a placare le polemiche per quello che, secondo la presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi, è «silenzio istituzionale e informativo». «Come componente della commissione di Vigilanza Rai, denuncio l’assenza di un’informazione adeguata da parte del servizio pubblico, che ha il dovere di garantire spazi reali e accessibili affinché i cittadini possano compiere scelte consapevoli. Italia Viva- ha spiegato – ha una posizione articolata, ma invita a partecipare al voto».
«Oggi, però, il diritto ad essere informati è stato sacrificato sull’altare politico. Ma- ha sottolineato – ciò che rende tutto ancora più grave è che la maggioranza continui a impedire alla Commissione di Vigilanza Rai di riunirsi proprio nel momento in cui sarebbe fondamentale avere uno spazio istituzionale per denunciare questa grave mancanza di informazione».