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“Rateo zero” negli aeroporti del Nord, al via le indagini su sistemi e provider

È tornata alla normalità la situazione negli scali italiani dopo l’avaria al sistema radar che sabato sera ha messo in crisi il traffico aereo del Nord-Ovest, provocando ritardi, cancellazioni e disagi per migliaia di passeggeri e oltre 300 vettori. Ma mentre negli aeroporti si vola di nuovo regolarmente, si apre ora il capitolo dell’indagine tecnica per fare piena luce su quanto accaduto. L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha annunciato accertamenti approfonditi per individuare le cause del blocco e garantire che simili disservizi non si ripetano.

L’indagine

Entro la settimana sarà consegnato un report completo al governo, ha assicurato il presidente di Enac, chiarendo che l’indagine dovrà verificare anche l’efficacia del protocollo di emergenza adottato durante il blocco. A respingere le critiche sulle presunte vulnerabilità del sistema è stato l’amministratore delegato di Enav, Pasqualino Monti. «Non era un problema imputabile ai nostri sistemi – ha detto – ma i nostri tecnici sono intervenuti tempestivamente per risolvere il guasto al servizio Tim. Parlare di rischio per la sicurezza del traffico aereo è irresponsabile. Qui non si tratta solo del diritto alla mobilità, ma della tutela di vite umane». Monti ha poi denunciato come strumentali le polemiche seguite al disservizio: «Chi cavalca certi episodi lo fa ignorando la complessità del settore». Intanto, l’indagine interna si concentrerà anche sulle eventuali responsabilità del provider esterno e sull’efficienza del sistema di back-up. «Dobbiamo seguire tutta la filiera – ha aggiunto Di Palma – perché il sistema non è riconducibile alla sola Enav». Un’indagine sarà avviata anche sulla sicurezza operativa del “piano contingency” attivato nelle ore critiche.

Il disagio

Secondo il primo bilancio reso noto, sarebbero 320 i voli impattati dal guasto che ha interessato il “Centro di controllo” d’area di Milano, gestito da Enav, l’ente nazionale per l’assistenza al volo. Il problema è emerso intorno alle 21 di venerdì ed è stato risolto solo a ridosso della mezzanotte: per circa due ore è scattato il cosiddetto “rateo zero”, ovvero il blocco totale di decolli e atterraggi,
Tra gli scali più colpiti, quelli lombardi: a Milano Linate e Malpensa la società di gestione ha attivato il piano di emergenza predisponendo oltre 200 brandine per i passeggeri bloccati, distribuendo acqua e chiedendo a ristoranti e bar di restare aperti oltre l’orario. Una decina i voli cancellati, una trentina quelli in ritardo all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). A Torino Caselle si sono contati 8 voli cancellati e altri 4 dirottati. Disagi anche a Pisa, dove decine di passeggeri hanno passato la notte in aeroporto. Toscana Aeroporti ha allestito 86 brandine e l’Aeronautica militare ha concesso le piazzole per accogliere gli aerei dirottati. Disservizi minori si sono registrati a Genova, con un volo cancellato e tre in ritardo. Un caso emblematico è stato quello del volo da Pantelleria, i cui passeggeri sono stati costretti a proseguire in traghetto verso Trapani.

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