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Rapita e torturata per 48 ore, i carabinieri arrestano un 41enne straniero

In totale controllo del suo aguzzino per due giorni, subendo violenze, pestaggi e torture. Un trattamento molto peggiore di quanto aveva subito durante la convivenza col compagno, un 41enne di origine dominicana, indiziato di lesioni personali aggravate, rapina aggravata, atti persecutori e persino sequestro di persona. È successo a Modena dove i Carabinieri sono intervenuti…
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In totale controllo del suo aguzzino per due giorni, subendo violenze, pestaggi e torture. Un trattamento molto peggiore di quanto aveva subito durante la convivenza col compagno, un 41enne di origine dominicana, indiziato di lesioni personali aggravate, rapina aggravata, atti persecutori e persino sequestro di persona.

È successo a Modena dove i Carabinieri sono intervenuti per salvare la donna che ora si trova in ospedale per accertamenti sia medici che psicologici dopo la terribile esperienza che ha vissuto.

Tutto è iniziato il 4 maggio, quando la vittima, compagna dell’uomo, dopo settimane, forse mesi, di persecuzioni e minacce, si è vista sottrarre il cellulare, i documenti, e gli è stato reso impossibile chiedere aiuto. Costretta a salire in auto, è rimasta in auto per diverse ore col 41enne vagando per le campagne modenesi, mentre le urlava frasi di morte e vendetta.

Alla fine, l’ha portata in casa sua, chiudendola a chiave in una stanza e privandola della libertà. Sorvegliata costantemente, trattata come un un prigioniero. È stata costretta a usare una scodella come bagno, privata di ogni dignità. Dopo qualche ora l’uomo l’ha colpita con il dorso di un machete, con il manico di una katana, l’ha morsa, l’ha tirata per i capelli fino a strapparle intere ciocche, infliggendole dolore fisico e psicologico.

Le sue ferite parlano da sole: trauma cranico, frattura del setto nasale, ecchimosi e lesioni multiple. La prognosi iniziale parla di almeno 30 giorni di cure. La svolta è arrivata il 6 maggio quando, in un momento di disperazione, la donna ha atteso che il suo aguzzino si addormentasse: gli ha sottratto le chiavi, ha recuperato il cellulare nascosto sotto un materasso ed è riuscita a fuggire. Ha raggiunto un’amica, che l’ha portata subito al pronto soccorso.

Dopo qualche ora i militari hanno raggiunto le due al presidio medico dove stava già ricevendo le prime cure e lì ha raccontato quello che aveva subito fino a quel momento. La richiesta della custodia cautelare è stata accolta in tempi rapidissimi. Ora il 41enne si trova rinchiuso in carcere, in attesa dell’evoluzione del procedimento penale

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