«Dobbiamo dire che questa manovra fa in modo che il canone Rai sia più basso, ora è sceso sotto i 70 euro. Forse perché è andato via Fazio?». Commenta con la sua solita ironia lo showman Rosario Fiorello sul ritorno di Fabio Fazio e del suo talk ‘Che Tempo Che Fa’.
Però di fatto per la Rai e le casse pubbliche non cambia il costo del servizio radiotelevisivo. Infatti «il taglio del canone pagato in bolletta dagli utenti è solo apparente». A dirlo è il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri componente della Commissione di Vigilanza Rai.
Secondo un nota governativa, “il minore esborso complessivo da parte degli italiani per 440 milioni sarà compensato dallo Stato alla Rai per spese relative agli investimenti”.
«Alla Rai – continua Gasparri – andrà la stessa cifra di prima, una parte della quale sarà prelevata dalla fiscalità generale, ovvero da quanto i cittadini versano allo Stato. E preso atto quindi che per le famiglie il costo resta invariato, con piccole modifiche alle modalità di pagamento, resta da sperare che la Rai faccia buon uso di queste risorse».
«La maggioranza di governo vuole un servizio pubblico ridimensionato. Altrimenti non avrebbe senso la decisione scritta in manovra di ridurre di 20 euro il canone Rai». Lo dichiara Sandro Ruotolo, responsabile informazione del Partito Democratico.
«Con l’approvazione della manovra economica – conclude Ruotolo – sarebbero 400 milioni di euro in meno tolti alla gestione ordinaria della Rai. L’impegno del ministro Giorgetti a recuperare le risorse dalla fiscalità generale lascia il tempo che trova, perché quei soldi non potranno che essere impiegati solo per gli investimenti».