Qualità della vita, la provincia di Milano al top in Italia: Bari al 71esimo posto su 107

È Milano la provincia italiana in cui si vive meglio. Seguono Bolzano e la provincia di Monza e Brianza. È quanto emerge dall’indagine annuale realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 26esima edizione.

Servizi, soglia di reddito, infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, questi i principali elementi di qualità che devono contraddistinguere un centro urbano di grandi dimensioni.

In fondo alla classifica Caltanissetta (107esima), insieme a Reggio Calabria (106esima) e Agrigento (105esima).

Lo studio mette in evidenza le città italiane che offrono le migliori condizioni di benessere ai propri abitanti e si articola in nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza.

Nella classifica si fa più netta la separazione tra le regioni del Nord e il Mezzogiorno e le Isole, dove crescono aree di disagio sociale e personale.

In questo contesto Bari si piazza al 71esimo posto su 107 province italiane. Per quanto riguarda i singoli indicatori, la provincia barese è 74esima per l’indice affari e lavoro che comprende otto indicatori che riportano informazioni sul mercato del lavoro, sulla natalità e mortalità aziendale, sull’importo dei protesti per abitante e sulla incidenza di startup e piccole e medie imprese innovative. È 32esima per i servizi sanitari e al posto 52 per la categoria reati e sicurezza.

Secondo l’indagine, Bari è 86esima nella sezione ambiente che si articola in due sottodimensioni: una negativamente associata alla qualità della vita che comprende indicatori di impatto ambientale e l’altra in cui figurano anche variabili il cui andamento può essere messo in relazione con le azioni degli amministratori locali.

Il Barese è al 73esimo posto sia per la categoria ricchezza e reddito sia per istruzione e formazione. Quest’ultima sezione fornisce una valutazione sulla dotazione di capitale umano e comprende sei indicatori che sono tasso di partecipazione alla scuola dell’infanzia, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 64 anni in possesso almeno di un diploma di istruzione secondaria superiore, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 39 anni in possesso di laurea o altri titoli, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 64 anni coinvolte in attività di formazione permanente e la percentuale di studenti in possesso di adeguate competenze numeriche e alfabetiche.

Per la dimensione sicurezza sociale Bari è 75esima mentre Taranto è ultima in Italia.

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